26/05/2017 AGENTI GENERALI ITALIA, LIBERTÀ DI FONDO CON IL CONTRIBUTO DELLA COMPAGNIA
Ancora un plauso all’operato del Gruppo agenti Generali Italia. Il Consiglio direttivo del Ga-Gi, guidato da Vincenzo Cirasola (nella foto), che rappresenta circa 1300 agenti “storici” dell’ex Assicurazioni Generali, che raccolgono oltre il 50% dei premi della newco Generali Italia, riunitosi a Riccione nei giorni scorsi, dopo avere applaudito alla fermezza e alla coerenza attuata dalla Giunta esecutiva nei confronti della mandante, ha fortemente apprezzato l’operato svolto e i risultati ottenuti dal Gruppo agenti, in particolare l’innovativa nuova forma di previdenza, unica sul mercato e che certamente farà da apripista e farà da modello anche per altri gruppi agenti.
Generali Italia ha comunicato ufficialmente a Ga-Gi che rispetterà la libertà dei propri agenti di scegliere la propria forma di previdenziale, contribuendo pariteticamente ai versamenti previsti dal protocollo del vigente Accordo impresa-agenti (1.345,50 euro base e aggiuntivo + 155 facoltativo + 60 euro spese). È questo il risultato principale conseguito dalla rappresentanza degli agenti aderenti al Ga-Gi nei confronti della compagnia sul tema previdenziale, che ha molto interessato l’intera categoria nell’ultimo periodo, a seguito anche del commissariamento di Fonage.
La compagnia ha accolto la richiesta di versare la quota a proprio carico, addirittura anche per gli anni arretrati, non solo a favore del fondo pensione di categoria Fonage, ma anche a qualsiasi altro fondo di previdenza aperto o Pip esistente sul mercato, anche di società non appartenenti al gruppo Generali, cui l’agente deciderà di affidarsi, trasferendovi i propri versamenti da Fonage.
“Oggi siamo liberi di poter scegliere di salvaguardare il nostro futuro pensionistico”, ha affermato Vincenzo Cirasola, presidente di Gagi, “la conferma della compagnia alla nostra proposta di contribuire pariteticamente a Fonage o a un altro fondo pensione è la migliore soluzione che abbiamo potuto trovare per salvaguardare i risparmi dei numerosi agenti di Generali Italia, che non credendo più alla reale messa in sicurezza e sostenibilità futura di Fonage, avevano da anni sospeso i versamenti e che oggi si rivedono versare dalla mandante anche tutti gli arretrati”.