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  • Il logo dell'Ordine nazionale degli attuari

20/11/2023 LE NUOVE SFIDE DEGLI ATTUARI

Per un attuario, il rischio di rimanere disoccupato è praticamente pari a zero. In Italia ne lavorano 1.180 (contro il 29.000 europei e i 100.000 in tutto il mondo) e nei prossimi dieci anni ne serviranno almeno altri mille. Soprattutto giovani: metà di loro non ha compiuto i 44 anni e un quarto ne ha meno di 34.

Lo ha affermato Tiziana Tafaro, presidente del Consiglio Nazionale degli Attuari, al congresso dell'associazione di categoria che si è svolto dal 15 al 17 novebre all'hotel Quark di Milano, e a cui ha partecipato anche Charles Cowling, president elect mondiale degli attuari.

E le sfide, ha aggiunto, si sono moltiplicate: rischi idrogeologici, guerre, migrazioni, transizione energetica e sostenibilità, big data, intelligenza artificiale, cambiamenti nel mondo del lavoro, degli stili di vita e del welfare.

Gli attuari, ha aggiunto Tiziana Tafaro, lavorano soprattutto nelle assicurazioni, nella previdenza, nel welfare e nella finanza, ma i pericoli emergenti hanno allargato il loro campo dì azione, vedendoli attivi in settori come risk management, fondi sanitari e ciber.

 

Calo demografico. Una delle grandi sfide a cui sono attesi gli attuari è il calo demografico, con il suo futuro sul sistema previdenziale, sanitario e del welfare. In Italia, i cittadini di 65 anni e più sono già il 22% della popolazione, e nel 2070 diventeranno un terzo. Mentre gli attivi (20-65 anni) passeranno dal 60% di oggi a poco più della metà nel 2070.

“Siamo quindi destinati a dover attendere l’ineluttabile peso sul welfare dell’invecchiamento della popolazione e del conseguente aumento dei gap previdenziali?”, si è domandato Luigi Di Falco, responsabile della commissione permanente vita e welfare dell'Ania, nonché membro del direttivo dell’Ordine degli Attuari e di Assoprevidenza, che ha definito questi fenomeni “tsunami d’agento” e "baby sboom”.

Le famiglie italiane, ha ricordato Di Falco, detengono un risparmio finanziario di 5.300 miliardi di euro, a cui si aggiunge un patrimonio immobiliare di entità simile. E lo detengono per scopi previdenziali ed ereditari.

Tuttavia, il grado di concentrazione di questi importi lascia varie famiglie scoperte. Per intervenire occorrono "a livello pubblico forme di redistribuzione attraverso indennità, mentre a livello privato, lo sviluppo per sanità e non autosufficienze, come già per la previdenza, di un impianto integrativo che migliori l’efficienza dell’elevata spesa privata”, ha affermato Di Falco.

 

Rischi catastrofali. Anche i grandi sinistri da catastrofi coinvolgono gli attuari. Non per niente durante il congresso si è discusso il nuovo sistema, istituito dalla finanziaria, che prevede entro il 2024, per la prima volta, una partnership tra stato e privati per l’assicurazione di tutte le imprese contro inondazioni, frane e altri eventi naturali.

Un passo “storico”, ha detto il presidente dell'Ania Maria Bianca Farina, che ha chiesto però di definire l'impegno massimo cjhiesto alle compagnie. E il tipo di effetti climatici coperti dalla nuova norma.

 

Lavoro e previdenza. Altra novità, la piattaforma tecnologica lanciata dall'Inps lo scorso 1 settembre, mediante cui è possibile informarsi sui percorsi formativi e sulle offerte di impiego delle agenzie per il lavoro.

“E’ il primo strumento che incrocia domanda e offerta”, ha sottolineato Micaela Gelera. "Dal 1 gennaio 2024 la piattaforma verrà usata anche per l’assegno di inclusione, che sostituisce il reddito di cittadinanza".

L'istituto di previdenza gestisce anche le nuove misure in favore delle famiglie con figli; per sua iniziativa, ha ricordato Micaela Gelera, i nuovi genitori vengono avvisati dell’opportunità di sfruttare ai benefici dedicati a loro.