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  • Paolo Tanfoglio

28/04/2025 ASSICURAZIONI, COSA CAMBIERÀ CON L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE

L'intelligenza artificiale trasformerà il mondo delle assicurazioni. Anzi, lo sta già facendo. Sì, ma come? 

"Dall’analisi avanzata dei dati alla gestione automatizzata dei sinistri", dice Paolo Tanfoglio (nella foto), ceo e cofondatore del broker tech Lokky. "le compagnie stanno sfruttando l’Ia per offrire servizi più personalizzati e reattivi. Gli algoritmi avanzati analizzano enormi quantità di informazioni comportamentali e ambientali per sviluppare polizze su misura".

L'automatizzazione delle richieste di risarcimento, aggiunge Tanfoglio, "sta riducendo drasticamente i tempi di gestione, migliorando non solo l’efficienza ma anche la customer experience. Parallelamente, la lotta alle frodi assicurative è sempre più affidata al machine learning, che individua anomalie nei comportamenti e segnala potenziali irregolarità con una precisione mai vista prima".

 

Pericoli all'orizzonte. L'intelligenza artificiale nasconde anche molti pericoli, inutile negarlo. Particolare attenzione a regolamentazione e compliance, all'etica e alla protezione dei dati personali. Nel primo caso, è centrale l'Ai Act dell’Unione Europea, introdotta il 1° agosto 2024, "che impone misure di trasparenza e supervisione umana nei sistemi di intelligenza artificiale. Il rischio di bias algoritmici resta un tema aperto: i sistemi di Ia devono essere costantemente monitorati per evitare discriminazioni nei processi decisionali. La protezione dei dati e la sicurezza informatica sono altre due questioni cruciali, poiché con il Gdpr e le linee guida del garante Ue, la tutela delle informazioni personali diventa sempre più stringente. Infine, la resistenza al cambiamento rappresenta un ostacolo per molte realtà tradizionali, che faticano ad adottare soluzioni tecnologiche avanzate".

 

Una polizza viene in soccorso. Per affrontare i pericoli c'è però un alleato: la Rc professionale,che "sta assumendo un ruolo centrale nella trasformazione tecnologica del settore. Con la crescente integrazione dell'intelligenza artificiale, aumenta la necessità di coperture assicurative specifiche per errori algoritmici o responsabilità legale legata all’uso dell’Ia".

Le polizze di Rc professionale, prosegue Tanfoglio, "devono adattarsi a nuovi rischi come decisioni errate dei software, mancata compliance normativa e attacchi informatici, garantendo una maggiore protezione per i professionisti e le aziende del settore. Nel 2024, il mercato delle assicurazioni di Rc professionale ha registrato una crescita significativa, trainata dall'adozione di nuove tecnologie. Le piccole e medie aziende, in particolare, stanno aumentando la domanda di soluzioni assicurative che coprano i rischi emergenti legati alla digitalizzazione e all’uso dell’intelligenza artificiale nei processi aziendali. Secondo i dati dell'Osservatorio Fintech & Insurtech della School of Management del Politecnico di Milano, il 45% delle Pmi italiane ha dichiarato di aver sottoscritto una polizza Rcp o altri prodotti finanziari per tutelarsi da potenziali danni derivanti dall’uso dell’intelligenza artificiale, mentre oltre il 50% delle imprese considera queste coperture essenziali per affrontare le nuove sfide del mercato".

 

Le prospettive. In prospettiva, afferma Tanfoglio, l'Ia "continuerà a evolversi con algoritmi sempre più sofisticati, capaci di adattarsi in tempo reale ai cambiamenti normativi e alle esigenze operative" dell'insurtech. Questo sviluppo "favorirà un’interazione sempre più stretta tra tecnologia e diritto, creando sinergie tra studi legali, compagnie assicurative e regtech (cioè la combinazione tra regolamentazione e tecnologia). Parallelamente, l’evoluzione normativa procederà di pari passo con l’innovazione tecnologica, definendo criteri etici e giuridici per un utilizzo responsabile dell’intelligenza artificiale".