26/10/2018 CGPA AVVIA UNA BANCA DATI SULLA RC DEGLI INTERMEDIARI
Monitorare l’evoluzione della giurisprudenza europea sui casi di responsabilità civile degli intermediari assicurativi, per costruire nuovi percorsi formativi e prevenire i sinistri. E’ il progetto avviato da Cgpa Europe, compagnia specializzata nell’assicurazione della responsabilità civile degli intermediari assicurativi: è stato illustrato ieri a Milano in occasione della presentazione del quinto Osservatorio europeo degli intermediari assicurativi. I lavori sono stati aperti da Lorenzo Sapigni, Rappresentante generale per l'Italia di Cgpa Europe. Massimo Michaud, Amministratore delegato di Kinetica, ha presentato l'attività dell'Osservatorio
Cgpa Europe ha costituito un gruppo di lavoro permanente composto di legali specializzati in diritto delle assicurazioni di sei paesi (Italia, Spagna, Germania, Belgio, Regno Unito, Irlanda e Francia). Ai professionisti è stato chiesto d’illustrare i casi di cui si sono occupati, in modo da tracciare un quadro generale della giurisprudenza sulla responsabilità civile professionale degli intermediari assicurativi (le prime evidenze sono riportate nell’Osservatorio).
Di qui in avanti, attraverso i casi seguiti dai legali, Cgpa Europe alimenterà annualmente una banca dati delle pronunce giurisprudenziali europee che per, ogni paese, offrirà una panoramica dell’orientamento dei giudici sui casi che possono implicare una responsabilità civile: errori materiali, contenziosi legati al pagamento dei relativi premi assicurativi, frodi, obbligo di consulenza, onere della prova, controversie sulla qualità dell’intermediario, mandato apparente.
Gli intermediari professionali in Europa. Come accaduto nelle precedenti edizioni, l’Osservatorio contiene dati sull’evoluzione demografica degli intermediari e l’andamento del business. Gli intermediari professionali conservano il primato nella distribuzione assicurativa europea con il 52% della raccolta totale, una leadership determinata soprattutto dai rami danni (62% della raccolta totale), mentre nel vita la raccolta ammonta al 44% del totale (dati al 2016).
Il peso degli intermediari professionali nella distribuzione dei rami danni resta preponderante in Italia (86,3%), Polonia (80%), Portogallo (74,9 %) e Slovenia (72,3%). Anche in Francia, in cui la diversificazione dei canali distributivi è più sviluppata, gli intermediari continuano a controllare oltre la metà della raccolta del ramo danni (52%).
Il numero degli intermediari assicurativi professionali (Iasp) vale a dire agenti e brokers (34.277) è generalmente in calo (al 31 dicembre 2015, contavano 40.168 professionisti), tranne poche eccezioni, come per esempio la Francia (+3%). In Italia, alla fine del 2017 gli intermediari iscritti al Rui (Registro unico intermediari) erano 223.821 (-6%) di cui 12,8% agenti e 2,45% broker; il dato comprende gli iscritti alla sezione E.
Nel 2017 nei 28 paesi dell'Unione europea sono stati raccolti premi per 1.137 miliardi di euro, con una crescita limitata (+1,1%) originata prevalentemente nei paesi dell'Europa centrale e orientale. In Italia, per il secondo anno consecutivo, la raccolta è diminuita (-2,4%), ma in misura minore rispetto al 2016 (-9%). La concentrazione dei premi raccolta resta elevata: nel Regno unito si raccoglie quasi un quarto (24%) dei premi della Ue; in Francia il 18%, in Germania il 17% e in Italia 12%.
Il nuovo paradigma della formazione. La presentazione dell’Osservatorio di Cgpa Europe, giunto alla quinta edizione e realizzato anche quest’anno in collaborazione con il Monitoring european distribution of insurance (Medi), è stata accompagnata da uno studio sulle nuove modalità formative per gli intermediari realizzato del Baffi Carefin (Centre for applied research on international markets, banking, finance and regulation) dell’Università Bocconi.
Lo studio, curato da Patrizia Contaldo, Research Unit Director Observatory on Insurance Market, evidenzia come l’evoluzione normativa degli ultimi anni abbia avuto effetti rilevanti anche sulla formazione. Dalla ricerca emerge il valore strategico che le compagnie attribuiscono alla formazione, considerata indispensabile per rendere la rete più competitiva e gli intermediari in grado di esercitare efficacemente e con soddisfazione il proprio ruolo. L’incontro di Cgpa Europe si è concluso con una tavola rotonda sui rischi connessi alle attività di sviluppo, cui hanno partecipato Luca Franzi De Luca, presidente di Aiba, Luigi Viganotti, che ricopre la stessa carica in Aiba, Paola Minini, presidente de gruppo agenti Fondiaria, Antonio Canu, presidente del gruppo agenti Lloyd Italico – Generali Italia, e Giuseppe Sutera, Vice-presidente del gruppo agenti Italiana.