24/07/2014 FONDI PENSIONE: INVESTIRE IN ITALIA PER FAR CRESCERE IL PAESE
In Italia la previdenza complementare è sottodimensionata: i lavoratori aderenti ai fondi pensione ammontano a 6,2 milioni, a fronte di una platea potenziale di nuovi aderenti stimata in 25,5 milioni. Su circa 200 miliardi di euro investiti dai fondi pensione, inoltre, solo il 30% del patrimonio è impegnato in Italia e in titoli di Stato, mentre il restante 70% è destinato all'estero. Questo in sintesi quanto registrato dalla Commissione Parlamentare di controllo sulle attività degli enti gestori di forme di previdenza e assistenza sociale, che nei giorni scorsi ha approvato all'unanimità e trasmesso ai presidenti di Camera e Senato la relazione sulle iniziative per l'utilizzo del risparmio previdenziale complementare a sostegno dello sviluppo dell'economia reale del Paese. "Secondo una stima prudenziale', si legge nella relazione, 'considerato che ogni anno in media tra fondi e Casse privatizzate sono in scadenza circa otto miliardi di euro investiti in titoli, e che una cifra analoga è ipotizzabile per nuovi flussi finanziari da investire, si può ipotizzare una massa critica pari ad almeno 5 miliardi di euro per anno per almeno dieci anni d'investimenti del risparmio previdenziale". Restando fedeli al principio che l'impiego delle risorse delle forme pensionistiche deve rispondere esclusivamente agli interessi degli iscritti, l'organismo parlamentare ritiene che tali interessi possano essere meglio soddisfatti incrementando le risorse riversate nelle imprese italiane. Nel dettaglio, la Commissione prevede di intervenire attraverso:1) meccanismi di agevolazioni fiscali e armonizzazione della tassazione degli utili tra fondi pensione e Casse privatizzate; 2) la revisione e la modifica della normativa della previdenza complementare per incentivare l'impiego del risparmio previdenziale, in condizioni di sicurezza e rimuneratività; 3) investimenti diretti, ovvero per il tramite della Cassa depositi e prestiti (Cdp). Quest'ultima sarebbe già pronta a collaborare con i fondi pensione attraverso un'emissione speciale di bond a medio-lungo termine destinati esclusivamente ai fondi stessi. Altre forme di collaborazione fra Cdp e fondi pensione, ipotizzate dal presidente di Cdp, Franco Bassanini sono: la costituzione da parte di Cdp di un fondo d'investimento immobiliare chiuso in cui i fondi potrebbero investire, ovvero il loro ingresso nel capitale di "Cdp reti" o ancora la possibilità per d'investire nel Fondo strategico. Il tutto accompagnato da uno specifico meccanismo di monitoraggio, per garantire che l'investimento sia poi destinato al finanziamento dell'economia italiana.
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