10/05/2018 ASSIMOCO FA IL PUNTO SULLA CRISI DEL WELFARE PER LA FAMIGLIA
Allevare e mantenere un figlio fino alla maggiore età in Italia costa in media circa 171mila euro. E’ un importo maggiore rispetto a quello di altri paesi europei, come la Francia, a causa della più prolungata permanenza dei giovani presso i genitori, in media cinque anni in più rispetto alla media europea. Il 70,1% delle coppie che hanno bambini in età prescolare si appoggia ai nonni per la gestione quotidiana dei figli, e il 36,5 % delle famiglie riceve aiuti in denaro da genitori o suoceri: negli ultimi dodici mesi l’importo è stato di quasi 11 miliardi di euro. Sono alcuni dati riportati dalla quinta edizione del Rapporto del gruppo Assimoco “Un Neo-Welfare per la Famiglia: cooperare per il rafforzamento dell’infanzia e dei servizi per la famiglia”, presentato ieri a Milano (nella foto un momento dell’incontro).
Interessante è il dato che riguarda i livelli di fecondità media degli Stati europei e le metropoli. “La Francia è l’esempio di un paese che ha mantenuto nel tempo elevati livelli di fecondità, mentre la Germania si distingue per una forte ripresa delle nascite negli ultimi anni”, ha spiegato Alessandro Rosina, ordinario di Demografia presso la facoltà di Economia dell'Università Cattolica di Milano, che ha curato il capitolo Politiche e servizi per la famiglia e per l’infanzia in Europa, “è però interessante notare che Parigi e Berlino presentano un numero medio di figli più basso rispetto ai rispettivi paesi, mentre Madrid e Milano si mantengono sopra la propria media nazionale. Tra le grandi città considerate, Roma risulta quella con dinamiche recenti più negative, con un percorso opposto rispetto a quello positivo di Berlino. A incidere, oltre alle politiche nazionali, le iniziative messe in atto dai singoli comuni: misure importanti attuate a livello locale sono quelle rivolte, in sinergia tra pubblico e privato, a migliorare la conciliazione fra i tempi di lavoro e quelli per la famiglia”.
“Se si sceglie il tema dell’accompagnamento all’asilo nido e alla scuola materna, come pure ad altre attività educativo-formative, il nonno si colloca sempre al terzo posto dopo la madre e il padre”, ha sottolineato Nadio Delai, presidente di Ermeneia, “tra le prime sei preoccupazioni evidenziate dai genitori per i bambini in età da asilo nido sono ai primi due posti quelle relative alla salute e a una sana ed equilibrata alimentazione. Per i bambini in età da scuola materna, vengono subito a ridosso quelle legate a una buona socializzazione e allo sviluppo dell’apprendimento”.
“La fascia di età compresa tra zero e cinque anni è fondamentale per lo sviluppo cognitivo della prole e lo sviluppo delle capacità relazionali che si proiettano sulle fasi successive della vita”, ha spiegato Ruggero Frecchiami, Direttore generale del Gruppo Assimoco, “parlare di Neo-welfare, quindi, non può prescindere dall’osservazione, dall’analisi e dallo studio di ciò che accade in questa fase e delle azioni e strategie che genitori, parenti, istituzioni, imprese e Stato possono mettere in atto per garantire le migliori condizioni e opportunità di crescita e sviluppo dei bambini. Mettendo a frutto dati, analisi e studio dei bisogni delle famiglie, Assimoco ha realizzato, prima in Italia, due soluzioni innovative per garantire ai figli una maggiore tutela, tenuto conto delle fragilità economica e sociale della famiglia di oggi”.
La prima, SogniSicuri è un piano di accumulo del capitale, messo a punto con un team di lavoro formato da giuristi (fra cui l’avvocato Albina Candian, presente alla presentazione) e notai. La seconda, Mamma mia, supporta la famiglia fornendo assistenza nei momenti di emergenza e consulenza su argomenti di specifico interesse. Entrambe le polizze saranno lanciate il 31 maggio.