01/06/2013 SNA/3 LA VICE PELLEGRINI CONFERMA IL RITIRO
Il quarantaseiesimo congresso dello Sna è stato caratterizzato da un dibattito interno a dir poco vivace. Numerosi delegati hanno contestato al presidente Claudio Demozzi la scelta di richiedere una votazione di fiducia all'inizio del dibattito. Con un duro atto d'accusa contro lo stesso Demozzi, la vice-presidente Giorgia Pellegrini si è dimessa dalla carica, riconfermando in pratica le dimissioni che aveva già presentato nelle settimane scorse, e che erano state respinte da Demozzi. 'Era comprensibile la sua richiesta di una verifica sul proprio gradimento quando la categoria è alla vigilia d'importanti appuntamenti, come il rinnovo dell'accordo nazionale con le compagnie', ha sottolineato Pellegrini, 'ma non c'era bisogno di una votazione dopo che la platea aveva applaudito in piedi la sua relazione: una decisione, quella di richiedere la fiducia, di cui peraltro l'Esecutivo non era stato precedentemente informato. A parte la libera collaborazione, gli altri obiettivi della presidenza Demozzi non sono stati raggiunti. Non è stato ottenuto un avvicinamento fra vertici e base, non è stato migliorato il rapporto con i gruppi aziendali e non sono stati fatti passi avanti verso una riunificazione con l'Unapass: eppure nei giorni scorsi il suo presidente Massimo Congiu aveva riconfermato la disponibilità del suo sindacato ad andare in questa direzione'.Atto senza precedenti. La richiesta di fiducia da parte di Demozzi è stata giudicata come un atto senza precedenti da parte di numerosi delegati al Congresso. 'Sono contento del lavoro che Demozzi ha svolto', ha detto Vittorio Zenith, componente dell'Esecutivo nazionale, 'ma non era mai successo in precedenza che un presidente chiedesse la fiducia su una relazione, e che l'Esecutivo non ne fosse stato informato in precedenza'. Alcune voci di corridoio indicavano, fra i possibili sfidanti di Demozzi, Jean Francois Mossino, presidente del gruppo agenti Sai e della commissione intermediari del Bipar. 'Non ho sostenuto alcuna mozione di sfiducia nei confronti dell'attuale Esecutivo e di Demozzi', ha smentito con decisione lo stesso Mossino, 'e non mi sono candidato per alcuna carica. Adesso che avete la fiducia dovete lavorate per aggregare e non per dividere', ha sottolineato rivolto a Demozzi, 'non si possono continuare ad avere troppe associazioni di rappresentanza, bisogna discutere sui temi veri e non sulle persone. L'Ania sta aprendo a una trattiva con gli agenti perchè ne ha bisogno, non perchè noi siamo forti'.'La richiesta della fiducia da parte di Demozzi ha messo tutti uno contro l'altro', ha sostenuto invece l'ex presidente Giovanni Metti, 'l'unità del sindacato deve partire dal vertice'. 'La libera collaborazione è stata un'importante conquista della presidenza Demozzi', ha sottolineato Carlo Galbiati, presidente della sezione Sna di Monza-Brianza, 'ma rimangono molti aspetti critici da affrontare, fra cui un più efficace rapporto con i gruppi aziendali. Lo Sna ha bisogno di un presidente come Demozzi e di una Giunta esecutiva che funzioni, ma bisogna smetterla di vedere ovunque nemici interni e fare la guerra contro tutti'.
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