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29/05/2014 FONDO PENSIONE AGENTI, PRIMA RIUNIONE DEL TAVOLO TECNICO

Si è tenuto nei giorni scorsi il primo, atteso, incontro di approfondimento tecnico sul piano di riequilibrio del Fondo pensione agenti, ma i sindacati della categoria appaiono divisi. Al tavolo erano presenti Antonello Galdi per Anapa, Francesco Libutti per Sna, Nicola Picaro per Unapass, Franco Ellena e Vittorio Verdone per l'Ania, insieme al presidente Francesco Pavanello, al direttore Sandro Bianchini e ad alcuni tecnici del fondo. Sui dettagli della prima riunione è stato mantenuto uno stretto riserbo. Dalle poche informazioni ricevute, durante il primo incontro sarebbero stati esaminati in modo approfondito gli aspetti tecnico-attuariali e giuridici legati alla trasformazione in fondo pensione a 'contribuzione definita'. Al termine della riunione, le parti sociali si sono date appuntamento intorno alla metà di giugno per tornare al tavolo politico e 'verificare ulteriormente le reciproche disponibilità'. Le associazioni di rappresentanza degli agenti hanno posizioni diverse. 'Lo Sna ha ribadito a più riprese la duplice necessità di conservare l'istituzione e al contempo tutelare i diritti degli agenti, con un atteggiamento di condivisione', scrive Snachannel, 'in questo quadro ha suscitato non pochi malumori un'intervista rilasciata da Diego Milani, componente e segretario nazionale del gruppo agenti Fata e membro della Giunta nazionale Unapass che, nel passaggio che riguarda il fondo, avrebbe fatto intendere che Unapass abbia già sposato la proposta Ania di passare dalla prestazione definita alla contribuzione definita. Le esternazioni di Milani appaiono, peraltro, in contrasto con la dichiarata volontà del Presidente Unapass, Massimo Congiu, di "definizione di un'auspicabile posizione comune, nell'interesse dell'intera categoria". L'Unapass sostiene invece in una nota di aver invitato nei giorni scorsi Anapa e Sna 'a un incontro preparatorio che, per indisponibilità del delegato Sna, non ha purtroppo avuto luogo. C'è da augurarsi che alla prossima occasione le rappresentanze agenziali sappiano coordinarsi nell'interesse della categoria, e che lo Sna almeno questa volta accetti il confronto senza preconcetti'. Infine Anapa, che negli ultimi mesi si è occupatao a più riprese della vicenda. 'Il salvataggio del fondo, qualsiasi sarà la soluzione che le parti sociali concorderanno, non potrà essere indolore', sostiene in una nota il sindacato guidato da Vincenzo Cirasola, 'non ci saranno vincitor, perchè passerà inesorabilmente e inevitabilmente dal sacrificio degli iscritti, nel rispetto di tre fondamentali principi: ripartire i sacrifici su tutta la collettività, garantire la loro equità con riferimento all'accertata sproporzione tra il montante contributivo e le prestazioni in corso di erogazione, e infine consentire la gradualità degli interventi per non creare situazioni eccessivamente sperequate tra generazioni contigue, e nell'ipotesi di individuare anche eventuali clausole di salvaguardia. Pensionati e contribuenti attivi dovranno farsi carico di consistenti tagli in percentuale a cifra doppia. Vi è un'unica alternativa al salvataggio del fondo, la sua liquidazione. Per questo motivo', sottolinea Anapa, 'auspichiamo che tutte le rappresentanze degli agenti, compresi i gruppi aziendali, si preoccupano di informare la categoria con senso di responsabilità e trasparenza, tralasciando sterili strumentalizzazioni e personalismi e avendo come unico obbiettivo comune il salvataggio del nostro fondo dal potenziale commissariamento'. Per maggiori informazioni visita il sito: www.fonage.it