10/04/2019 CESIA: IN CRESCITA PER AGENTI E BROKER I SINISTRI DI RC
Nel quinquennio 2014-2018 la responsabilità civile ha prodotto oltre due terzi (67%) delle denunce di sinistro presentate a Cgpa Europe dagli intermediari professionali assicurati dalla compagnia. Il resto è stato originato da altre due garanzie coperte dalla polizza: tutela legale (21%) e infedeltà dei collaboratori (10%).
I dati emergono da un’analisi, compiuta dalla compagnia sui propri assicurati, presentata da Andrea Dalla Villa, Responsabile sinistri di Cgpa Europe, in occasione del Laboratorio degli intermediari del Cesia (Centro studi intermediazione assicurativa), promosso da Cgpa, che si è tenuto nei giorni scorsi a Roma al Grand Hotel Parco dei Principi.
“L’analisi rappresenta una fotografia statisticamente probante di come sta evolvendo il profilo di rischio degli intermediari professionali”, spiega un comunicato stampa di Cgpa, “ed evidenzia una tendenza alla crescita delle richieste di risarcimento per responsabilità civile. Guardando alle cause che hanno portato alle denunce di sinistro, la principale è stata il mancato assolvimento dell’obbligo d’informazione e consulenza (45% dei casi), seguito dagli errori amministrativi e di gestione (37%) e dai danni per infedeltà dei collaboratori (12% per quelli causati all’agenzia, 6% per quelli a terzi. Se la stessa graduatoria si costruisce sulla base del valore economico delle richieste di risarcimento anziché sui sinistri denunciati, i pesi cambiano: il mancato assolvimento dell’obbligo d’informazione e consulenza sale al 55%, e i danni a terzi per infedeltà dei collaboratori schizzano al 26%”.
Infine, nell’ambito delle polizze per la tutela legale due cause coprono oltre i due terzi dei sinistri: le controversia di lavoro (51%) e quelle con I sub-agenti (18%). Rilevanti anche i ricorsi per l’opposizione alle sanzioni comminate dall’Ivass(8%) e per le vertenze con la mandante (7%).
“Analizzare la casistica dell’operatività professionale, l’evoluzione normativa e gli orientamenti della giurisprudenza ha un’importanza strategica per l’intermediario”, ha commentato Dalla Villa, “le informazioni che derivano da quest’analisi hanno un valore formativo che consideriamo decisivo per limitare e gestire i rischi”.
Il primo Laboratorio degli intermediari del 2019 ha proseguito il percorso iniziato nel 2017 dal Cesia: una raccolta dei casi di responsabilità civile registrati nell’attività d’intermediazione con i sinistri denunciati, i profili di responsabilità in capo agli intermediari e le pronunce dei giudici. Un insieme d’informazioni dalle quali gli intermediari potranno estrarre le indicazioni utili per la prevenzione. Obiettivo: disporre di una banca dati digitale sempre aggiornata con la casistica generata dalla prassi.
I casi analizzati nel Laboratorio di Roma sono stati originati dalle seguenti fattispecie:
1) infedeltà del subagente ai danni dell’agente per mancata rimessa dei premi incassati;
2) emissione fraudolenta di polizza falsa ai danni del cliente;
3) disattesa dell’obbligo di consiglio basato sui principi della correttezza, diligenza e trasparenza da parte dell’intermediario e dell’Impresa di assicurazioni nei confronti del contraente;
4) danni conseguenti alla sostituzione di un prodotto con un altro avente, almeno in parte, contenuti tecnici parzialmente difformi;
5) responsabilità dell’intermediario nella distribuzione delle polizze fideiussorie.
Ai lavori, diretti da Massimo Michaud, coordinatore del Cesia, hanno partecipato i componenti del Comitato Scientifico del Centro studi:
1) Giovanna Volpe Putzolu (Presidente), Professore emerito di diritto delle assicurazioni presso l’Università di Roma “La Sapienza”;
2) Pierpaolo Marano, Docente di diritto delle assicurazioni e di diritto commerciale all’Università Cattolica di Milano;
3) Sara Landini, Docente di diritto privato e di diritto delle assicurazioni all’Università di Firenze.
Gli accademici hanno presentato i casi di sinistri chiarendone il profilo normativo e fornendo indicazioni su come attualmente sono applicate le normative che disciplinano l’attività degli intermediari professionali,
La presentazione dei casi è stata accompagnata da un confronto con i rappresentanti dei Gruppi agenti e delle Associazioni di categoria dei broker. Hanno partecipato:
1) Mariuccia Amidei del Gruppo agenti Assimoco;
2) Cristina Baldoli di Unione nazionale agenti Toro;
3) Antonia Boccadoro Segretario generale di Aiba;
4) Manuela Breuza dell’Associazione Agenti UnipolSai;
5) Giorgio Brugo del Gruppo agenti Zurich;
6) Giuseppe Di Stefano del Gruppo agenti Sai;
7) Antonio Marciano del Gruppo agenti Italiana Assicurazioni:
8) Massimo Medesani del Gruppo agenti Fata;
9) Roberto Morbinati del Gruppo intermediari assicurativi Uniqa;
10) Antonia Nicoletti del Gruppo agenti Sai;
11) Claudio Ragazzini del Gruppo agenti Generali Italia;
12) Marina Robino di Uea;
13) Claudio Roghi di Agit (Agenti Groupama Italia);
14) Enrico Ulivieri, Presidente del Gruppo agenti Zurich;
15) Gaetano Vicinanza, Presidente del Gruppo agenti Sara;
16) Luigi Viganotti, Presidente di Acb.
Il prossimo appuntamento del Cesia sarà giovedì 23 maggio, a Roma (Grand Hotel Parco dei Principi) per la presentazione dell’Annual Report 2018.