15/07/2014 ANAPA SU ORIA: POSITIVA LA COMPATTEZZA DEGLI INTERMEDIARI
Soddisfazione per la compattezza che le associazioni di agenti e broker hanno dimostrato sul caso-Oria. L'ha espressa una nota di Anapa, una delle associazioni che hanno firmato congiuntamente la lettera a ministero dello Sviluppo economico, Ivass e commissioni parlamentari, esprimendo dubbi sul nuovo organismo di vigilanza del settore (l'Oria, appunto). Organismo che, lo ricordiamo, è destinato a vigilare sugli intermediari sotto il controllo dell'Ivass. Il documento, siglato insieme da Sna, Anapa, Unapass, Uea, Aiba e Acb, ha in effetti unito, almeno per questa causa, anche associazioni e personaggi che nel recente passato sono stati protagonisti di schermaglie verbali e posizioni polemiche. Primi tra tutti, il sindacato guidato da Claudio Demozzi e l'associazione presieduta da Vincenzo Cirasola. Quest'ultimo si è augurato che l'unità d'intenti 'possa perpetrarsi anche in altri contesti', sottolineando che le sei associazioni hanno 'messo da parte le differenze sull'evoluzione che interesserà il mercato assicurativo nel prossimo futuro per condividere le istanze da far pervenire al ministero dello Sviluppo economico, allo scopo di evitare che con l'istituzione del nuovo organismo si possano arrecare ulteriori aggravi e carichi di responsabilità all'attività delle migliaia di operatori dell'intermediazione'.In particolare, nella lettera congiunta, i sei firmatari avevano espresso obiezioni su molti punti. Tra questi, le regole, ritenute non chiare, che regolerebbero la composizione dell'assemblea; l'inclusione nell'organismo delle associazioni delle compagnie, che secondo i firmatari non ne avrebbero diritto; il nuovo sistema sanzionatorio, che prevederebbe anche la sospensione (definita 'sproporzionata'); il meccanismo troppo burocratico del procedimento di convalida dell'iscrizione; la soppressione della sezione E del Rui e l'orientamento che ammetterebbe, tra i collaboratori professionali, solo persone fisiche (questa misura, è scritto nella lettera, costringerebbe 12.200 aziende a essere liquidate). Le tematiche emerse, ha osservato Cirasola, 'rappresentano soltanto alcune delle criticità rilevate che evidenziano, probabilmente, un eccesso di delega nella redazione del decreto istitutivo'. Ora, i rappresentanti di agenti e broker attendono la replica del ministero.