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10/02/2025 ANAPA, ALLA CONVENTION SI PARLA DI CATASTROFI NATURALI

Stato e mercato assicurativo devono collaborare per fronteggiare la gestione dei danni da catastrofi naturali. Il concetto è emerso dalla prima tavola rotonda della convention di Anapa Rete ImpresAgenzia, svoltasi lo scorso 6 febbraio all'Excelsior Hotel Gallia di Milano, alla presenza di circa 330 agenti.

La partnership pubblico-privato, è stato detto dai partecipanti al dibattito, dovrà essere stabilita con impegni e responsabilità condivisi. 

I tavolisti hanno sostenuto lo schema obbligatorio per l’assicurazione delle imprese contro i rischi di catastrofi naturali, un dibattito colmo di ritardi e incertezze normative. Tutto questo mentre nel 2023 le inondazioni e grandinate che hanno colpito l'Italia sono costate al settore assicurativo e riassicurativo risarcimenti per circa 6 miliardi di euro. E mentre il gap di protezione sembra ridursi, anche a causa del progressivo indebolimento del tessuto familiare e sociale.

Alla tavola rotonda, moderata da Chiara Frigerio (segretario generale del Cetif), hanno partecipato Riccardo Cesari (consigliere dell'Ivass), Roberto Arena (vicepresidente di Anapa), Giovanni Calabrò (capo di gabinetto dell'Agcm), Massimo Monacelli (general manager di Generali Italia), Luca Filippone (direttore generale di Reale Group), Bruno Scaroni (ceo di Zurich Italia) ed Enrico San Pietro (insurance general manager di Unipol).

Un secondo dibattito, dedicato ai sistemi di intelligenza artificiale e ai loro impatti sul lavoro degli agenti, ha portato i partecipanti ad affrontare il problema dei dati e, di lì, il rinnovo dell'accordo Ana, scaduto nel 2006 e ancora fermo. Anapa è tornata a invitare le parti a sedersi a un tavolo e a riprendere un dialogo attualmente interrotto, ricordando che è ancora in vigore il documento del 2003 - introdotto prima dell’entrata in vigore della Imd1, del regolamento n. 5 Ivass e del codice delle assicurazioni 2005.

“L’interruzione della trattativa sul rinnovo dell’accordo, causata dalla disputa sul trattamento dei dati dei clienti, ha intrappolato la categoria in un vicolo cieco, offrendo all’Ania l’opportunità per chiudere il tavolo”, ha detto a questo proposito Vincenzo Cirasola, presidente di Anapa.

“Questo è particolarmente grave in un contesto in cui l’intelligenza artificiale richiede un quadro chiaro sulla gestione dei dati per permettere agli agenti di lavorare proattivamente con le informazioni dei clienti, evitando di ridursi a semplici "passacarte"

Alla tavola rotonda, moderata da Paolo Gatelli (senior research manager di Cetif), hanno partecipato Paolo Iurasek (vicepresidente nazionale di Anapa), Antonio Caleari (associate partner di Ibm Consulting), Umberto Guidoni (co-direttore generale dell'Ania), e i presidenti di alcuni gruppi agenti (Pierangelo Colombo, Gaav-Allianz Viva, Mauro Preatoni, Gar-Reale Mutua, Federico Serrao, Gagi-Generali Italia ed Enrico Ulivieri, Gaz- Zurich Italia).