02/04/2020 AIUTI A FONDO PERDUTO PER LA RETE: LUCE VERDE DA GENERALI. E AAA...
Generali dice di sì ai suoi agenti. La compagnia del Leone ha risposto positivamente alle sollecitazioni della rete, che aveva invitato la mandante a stanziare finanzamenti a fondo perduto per gli intermediari per aiutarli a sostenere l'emergenza. Una "seconda fase" di aiuti, l'avevano chiamata gli agenti, che avrebbe dovito seguire la prima, e cioè gli anticipi di alcune partite economiche e dilazioni di pagamento accordati dalla mandante.
SESANA DICE SÌ
A scrivere a Generali Italia erano stati sia Gagi e Gaat - in una lettera congiunta a Philippe Donnet e Marco Sesana, rispettivamente group ceo e country manager della compagnia - sia i tre gruppi agenti che sono parte della confederazione Confagi (Gaag, Unat e Anagina), in un documento separato indirizzato allo stesso Sesana e ad altri manager.
La risposta del gruppo assicurativo non si è fatta attendere: il ceo ha coomunicato di aver accolto gran parte delle richieste. E ha assicurato che, per stabilizzare le entrate provvigionali del bimestre aprile-maggio, la mandante si assumerà l'onere dei due terzi degli eventuali mancati oneri delle agenzie, finanziando la parte restante.
Oltre a questo, Sesana ha garantito che Generali Italia riconoscerà, sempre per aprile-maggio, un aumento della provvigione di incasso per auto e non auto, con l'obiettivo di contenere il calo degli oneri. Infine, la mandante aumenterà le provvigioni base d’acquisto dei nuovi contratti nei comparti Dna e protection e vita-investimento, sempre nel periodo aprile-maggio, e introdurrà altri provvedimenti straordinari (come la rivisitazione dei target e incentivi nelle gare trimestrali o la proroga degli accordi integrativi, dei diritti di emissione e delle situazioni di appalti in 2 bis attivi).
TUTTI SODDISFATTI
Dai gruppi agenti, plauso per la risposta della compagnia; "siamo soddisfatti che l’ad Sesana unitamente al ceo Donnet, abbiano condiviso che, per affrontare questa grave crisi la parola d’ordine è unità e solidarietà e abbiano accolto le nostre richieste di investimenti concreti e reali a fondo perduto per supportare la rete agenziale", ha dichiarato Vincenzo Cirasola, presidente del Gagi. "Una rete che sta dimostrando in questo momento così difficile, tutta la sua professionalità, continuando a supportare i clienti con la propria consulenza e dimostrando vicinanza agli stessi. La stessa vicinanza che la compagnia con queste misure sta dimostrando agli agenti”.
“Ho fatto tutto quello che era nelle mie forze e nelle mie possibilità per tutelare i colleghi che rappresento, chiedendo anche stanziamenti a fondo perduto da parte di Generali", ha detto, da parte sua, Roberto Salvi, presidente del Gaat. Che, ha ricordato, "fare squadra con il Gagi ha portato a questo straordinario risultato. L’unione ha fatto la forza. Ho già dichiarato proprio alla stampa da diversi giorni di essere ottimista rispetto alla disponibilità di Generali, che ha agito a fianco degli agenti con tempestività e senso di responsabilità. Quanto fatto va oltre, molto oltre, l’aspetto economico, che pure è rilevantissimo. L’attività congiunta dei due gruppi ha rappresentato in questa fase un forte e concreto presidio di salvezza per tutti i propri iscritti. Presidio che per certo non potrà esaurirsi ma dovrà continuare su questa strada”.
“Siamo riusciti a far percepire alla compagnia la reale situazione economica, operativa e psicologica che tutti gli agenti che rappresentiamo stavano vivendo formulando richieste importanti e di grande rilevanza, ma corrette e ben argomentate", hanno concluso i tre copresidenti di Confagi, Mariagrazia Musto (Unat), Antonio Canu (Gaag) e Davide Nicolao (Anagina). "Generali Italia, consapevole del fatto che Confagi rappresenta circa il 50% delle Agenzie di Generali Italia e ne esprime pienamente il sentire, ha risposto velocemente e congruamente alle nostre richieste che andavano nella direzione di sostanziosi provvedimenti di emergenza per la salvezza della rete agenziale. Altre richieste sono in attesa di risposta e altre misure di intervento certamente arriveranno, ma ciò che ora ci preme sottolineare è la pronta disponibilità di Generali”.
PLAUSO DALLO SNA
Soddisfazione anche da Claudio Demozzi, presidente del Sindacato Nazionale Agenti. “Si tratta di un risultato importantissimo", ha affermato il leader sindacale dalle colonne di Sna Channel, "perché apre alla seconda fase dei contributi delle compagnie, proprio come auspicavamo. L’apporto di tutti i Gaa in questo delicato passaggio dalle parole ai fatti è stato essenziale; qualcosa si sta muovendo anche in altre compagnie ed aspettiamo nei prossimi giorni di capire di cosa si tratta, se di ulteriori promesse o di fatti concreti. Tra i gruppi agenti, alcuni alzano la voce e pubblicizzano ogni loro mossa, altri lavorano più nell’ombra ma non per questo in maniera meno efficace. Il sindacato ha fatto il suo dovere nel migliore dei modi, percorrendo ogni strada e sensibilizzando anche la politica affinché agli agenti potesse arrivare qualche aiuto da tutte le parti. Generali certo, in questa occasione, ha dimostrato di aver compreso la gravità della situazione e di essere disposta ad attuare investimenti reali, a fondo perduto, a favore degli agenti, bisogna darne atto, augurandosi che presto l’esempio venga seguito”.
È LA VOLTA DI AAA (ALLIANZ)
E proprio su questo binario si è incanalato Umberto D’Andrea, presidente di AAA, che è partito alla carica con il gruppo Alllianz, chiedendo finanziamenti a fondo perduto - nel dettaglio: uno in grado di coprire il differenziale di pay out per le agenzie fra il secondo trimestre 2020 e quello 2019; il pagamento, su parametri del 2019, dei contributi sulle matrici dell’accordo economico; un aumento delle provvigioni su polizze danni e auto per l'intero anno in corso; il via libera a un programma commerciale per l'intero periodo di emergenza, con l'obiettivo di valorizzare il più possibile produzione e incassi del 2020, e di sterilizzare storni di polizze danni e riscatti di contratti vita.
Enrico Levaggi
Nella foto, da sinistra a destra, le sedi di Allianz e Generali