30/10/2023 AGENTI, STOP ALL'OBBLIGO ENASARCO. PLAUSO DI ANAPA

Il governo non inserirà l'obbligo di iscrizione all'Enasarco per gli intermediari assicurativi. Lo ha preannunciato il senatore Gennaro Nastri (Fdi). La misura compariva nelle prime bozze della legge di Bilancio ma, ha assicurato il parlamentare di maggioranza, non sarà compreso nella versione ufficiale che sarà inviata al parlamento, rendendo inutile la presentazione di emendamenti alle camere.

Il sollievo di Anapa. L'annuncio del senatore Nastri ha incassato il parere favorevole di Anapa ImpresAgenzia, che - come affermato dal suo presidente Vincenzo Cirasola - in precedenza aveva espresso "incredulità per quello che abbiamo considerato fin da subito un mero errore tecnico”, 

Vincolare gli intermediari a iscriversi all'Enasarco, ha proseguito il leader di Anapa, "oltre a rappresentare un forte onere aggiuntivo, non avrebbe trovato alcuna giustificazione per la nostra categoria che nulla a che vedere con gli agenti di commercio. I titolari delle agenzie, in particolare, hanno già da anni un loro fondo di previdenza complementare e a una cassa frutto della libera contrattazione collettiva con l’Ania e non imposto dall’alto, che si aggiunge all’iscrizione all’Inps e ad altre forme tutela previdenziale”.

Ritenute d'acconto. Ora, Anapa punta il dito contro un'altra misura attualmente inclusa nel provvedimento: l’obbligo di ritenuta di acconto sulle provvigioni percepite dagli agenti, che finora ne erano esenti. "Occorre considerare che l’anticipato versamento delle imposte, rispetto alle normali scadenze annuali, verrebbe calcolato sulle provvigioni lorde", sottolinea una nota dell'associazione, "mentre l’imposta definitiva è imputata ovviamente al netto delle spese sostenute dall’intermediario. Qualora ne ravvisasse la necessità Anapa non mancherebbe di rappresentare nelle opportune sedi istituzionali il punto di vista degli agenti".