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  • benessere

17/11/2023 SANITÀ, LE TROPPE ATTESE MANDANO I PAZIENTI VERSO IL SETTORE PRIVATO

Il 69% degli italiani si è rivolto alla sanità privata nell'ultimo anno e un ulteriore 18% pensa di farlo nei prossimi 12 mesi. Lo sostiene l'Osservatorio Sanità di Unisalute e Nomisma, che ha messo a nudo i timori degli italiani sul Servizio Sanitario Nazionale,, rivelando anche le loro scelte alternative di cura.

Lo studio osserva che, per il 46% dei cittadini, il servizio pubblico non copre più tutti i bisogni di salute delle persone; un altro gruppo (43%), dice che lo fa in maniera parziale ("più si che no") e un terzo, risicato (11%), riesce a curarsi solo con la sanità pubblica.

 

Aspettare... I cittadini rinunciano al diritto di essere curati soprattutto a causa dei tempi lunghissimi di attesa elefantiaci (per l'88% di chi ritiene impossibile utilizzare solo il Servizio Sanitario Nazionale) e i ritardi nell'erogare le prestazioni (50%). Il 44% critica anche la qualità di visite ed esami, giudicandoli inadeguati.

 

Poche illusioni. Questa situazione deve cambiare al più presto, su questo non c'è dubbio. Prima di tutto riducendo i tempi di attesa (per il 68% degli intervistati) e assumendo personale sanitario (49%). Il 32% chiede che il Ssn copra un numero maggiore di prestazioni e la stessa percentuale vorrebbe più campagne di prevenzione.

Tuttavia, le illusioni sono poche: per il 68% degli intervistati, il Servizio Sanitario Nazionale riuscirà a rispondere alle loro necessità solo parzialmente, e per il 21% potrebbe addirittura non farlo. Aumentando le più importanti preoccupazioni della gente: la non autosufficienza personale o di un familiare (34%) e la salute propria e dei cari (23%).