20/12/2017 RICERCA AXA: ITALIANI MENO IN ALLARME PER IL FUTURO
Gli anni d’incertezza hanno modificato il modo di pensare degli italiani, che ora accettano più positivamente il cambiamento e la volatilità: le preoccupazioni continuano a esistere, ma diminuisce il livello di allarme per il futuro. Aumenta, soprattutto fra i giovani, la percezione del ruolo delle imprese assicuratrici. Sono queste le principali evidenze che emergono dalla ricerca di Axa Italia condotta da Episteme (“Tra volatilità e connessione: le nuove frontiere dell’innovazione per la protezione" e presentata ieri nel corso dell’Italian #AXAForum 2017 (nella foto un momento dell’incontro), tenutosi nella cornice dell’Open Summit di StartupItalia!.
“Viviamo in un mondo sempre più volatile, mai come oggi c'è bisogno di protezione”, ha dichiarato Patrick Cohen, Country executive officer del gruppo Axa Italia, “dalla ricerca Episteme per l’Italian #AXAForum, il 66.1% degli italiani cambierebbe la propria compagnia assicurativa per una capace di offrire servizi più innovativi. Ecco perché Axa è fiera di collaborare con tutto l’ecosistema dell’innovazione e d’investire in startup italiane”.
Se i rischi intesi in accezione puramente negativa si allontanano, aumenta l’esposizione diretta al cambiamento: un italiano su tre dichiara di aver subìto nell’ultimo anno un evento improvviso e imprevedibile su aspetti che riguardano la sfera economico-lavorativa, la salute, la vita affettiva e l’abitazione, e due su tre dichiarano di sentirsi esposti a eventi imprevedibili nella loro quotidianità.
Proprio la transizione verso una gestione attiva del cambiamento chiama in causa le assicurazioni, sempre più percepite, soprattutto dai giovani (fasce 18-24 e 25-34), come un possibile abilitatore al rischio e consulente nella gestione del cambiamento. L’assicurazione permette di pianificare meglio il futuro per il 24,6% degli under 25 rispetto al 14,2% del totale. Inoltre l’11,5% degli under 25 e il 10% dei 25-34enni sarebbe molto interessato a sottoscrivere un prodotto di consulenza per la gestione del cambiamento offerto da un’assicurazione, contro il 7,3% del totale.
Diminuisce l'allarme per il futuro. Gli italiani continuano a essere preoccupati, ma per il quarto anno consecutivo scende il livello di allarme per il futuro: dall’82% del 2013 al 76,9% del 2017. Nello stesso arco temporale riprende quota la fiducia in un futuro migliore per le nuove generazioni, grazie a un pessimismo in calo dall’84,9% al 79%.
Due terzi degli italiani (70,3%) dichiara di sentirsi esposto a eventi improvvisi e imprevedibili, soprattutto per quanto riguarda abitazione (41,5%), reddito (39,3%), salute (36,8%) e sfera lavorativa (34,6%). Le assicurazioni si ritagliano un ruolo da protagoniste in questa transizione verso una gestione attiva del cambiamento. Il 66,1% degli italiani dichiara che sarebbe disposto a cambiare assicurazione in presenza di servizi innovativi o caratterizzati da tecnologie d’avanguardia. Prendono così forma servizi capaci di garantire la migliore prevenzione e le migliori cure invece dei rimborsi delle spese mediche (74,4%); una gestione a trecentosessanta gradi della non autosufficienza invece della rendita, che apre frontiere come quelle dei robot badanti (71,3%); l’indennizzo automatico dai danni provocati da agenti atmosferici (71%); un dispositivo per il controllo della salute (63,5%).
“La volatilità è la condizione di vita in cui si muovono gli italiani oggi e diventa un nuovo modo di pensare”, ha affermato Monica Fabris, Presidente di Episteme, “gli italiani sposano un’idea dell’innovazione improntata all’innovazione radicale, andando alla ricerca di chi sappia sostenerli nel governare questa nuova realtà, in cui si moltiplicano i rischi e nascono nuovi bisogni”. La ricerca è stata condotta con circa 3.550 interviste Cawi (Computer-Assisted Web Interviewing) a un campione di 1.656 individui tra i 18 e i 74 anni, effettuate a ottobre 2017.