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  • Richard Harmon

27/01/2025 MONDO ASSICURATIVO: IRROMPE LA SFIDA DELL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE

"Anche nel corso di quest’anno, le aziende del settore assicurativo e finanziario proseguiranno nei loro
percorsi di trasformazione, concentrando le proprie strategie sulla necessità di razionalizzare gli investimenti
per promuovere innovazione e crescita a lungo termine attraverso una modernizzazione resiliente. Questo richiederà un maggiore impegno nella semplificazione del panorama aziendale, l’espansione delle capacità di automazione per migliorare resilienza e sicurezza, una più veloce modernizzazione delle piattaforme core per renderle più agili, l'abilitazione di funzionalità in tempo reale e infine l’ottimizzazione di utilizzo e costi delle piattaforme cloud ibride".

Ad affermarlo è Richard Harmon (nella foto), vicepresidente global fead of Fsi di Red Hat, che in questi macrotrend ha identificato specifiche direttrici comuni per le aziende assicurative e finanziarie.

 

Pagamento, rendere più moderne le piattaforme. La prima area di intervento, secondo Harmon, è la modernizzazione delle piattaforme di pagamento che "proseguiranno a evolvere per offrire supporto a funzionalità in tempo reale e a una vasta gamma di nuovi servizi, rivolti a organizzazioni pubbliche e privati. In particolare, per il funzionamento delle transazioni istantanee e in generale per la modernizzazione dei processi di pagamento sarà vitale il ruolo dei nuovi standard globali Iso 20022, con un processo che porta numerosi vantaggi".
Per esempio "una migliore conformità alle normative in materia di criminalità finanziaria, una maggiore efficienza nella gestione e nelle indagini sulle eccezioni di pagamento, reportistica normativa semplificata, nuove opportunità di innovazione dei prodotti finanziari e rafforzamento delle attività di tesoreria aziendale per una migliore riconciliazione e gestione della liquidità".
Nel corso dell’anno, afferma Harmon, "alcuni paesi inizieranno anche a introdurre le valute digitali delle banche centrali".

 

Intelligenza artificiale/1: gli utilizzi. La seconda direttrice individuata da Harmon è l'intelligenza artificiale, anche generativa, che "sarà cruciale per la creazione di un reale valore di business. L’utilizzo di modelli di gen Ai più piccoli e specializzati", sottolinea il manager, "permetterà di sviluppare una serie di casi d’uso nell’ambito della criminalità finanziaria; per i servizi di assistenza clienti; per la conformità normativa; l’analisi e l’elaborazione dei documenti; l’onboarding dei clienti e la gestione del rischio; gli assistenti di codice".
Saranno realizzate "le prime applicazioni di modelli di base per serie temporali, con nuovi approcci per individuare le anomalie e i casi d'uso di previsione zero shot".
Dal lato normativo, "è ormai prossima l’entrata in vigore dell’Ai Act dell’Ue, che inizierà a delineare meglio l’ambito di azione dell’intelligenza artificiale introducendo requisiti basati sul rischio per la spiegabilità, la documentazione, la governance dei processi e dei dati, la supervisione umana, la gestione del rischio e la verificabilità per le applicazioni basate sull’Ia. Ciò stimolerà gli investimenti in piattaforme di Ai enterprise che garantiscono sicurezza, gestione del ciclo di vita dei modelli e governance coerenti. Rendendo l’intelligenza artificiale più trasparente e affidabile vedremo una più ampia adozione delle capacità di simulazione basate su Ia, che consentirà di generare risultati e identificare trend oltre quelli definiti dallo storico di esperienze. Nel 2025, queste simulazioni riguarderanno probabilmente stress test di strategie di investimento, esecuzione e trading, valutazione e riduzione dell’esposizione al rischio, verifica della fattibilità di nuove offerte di prodotti o servizi e miglioramento dell’efficienza operativa e della sostenibilità della supply chain di un’azienda".

 

Intelligenza artificiale/2: prevenire gli abusi. Ma c'è anche l'altra faccia della medaglia: l'intelligenza artificiale può infatti essere utilizzata per scopi criminali. "Le attuali tensioni geopolitiche, con il loro impatto diretto sulle minacce informatiche sponsorizzate dagli stati, rappresentano un importante fattore di rischio per il sistema finanziario globale", dice Harmon. "Gli autori delle minacce utilizzeranno sempre più l’Ia per condurre sofisticati attacchi di phishing, vishing e social engineering, ma sfrutteranno anche i deepfake per il furto di identità, le frodi e l’elusione delle misure di sicurezza"
Un’area chiave di interesse e investimento nel corso di quest’anno, aggiunge, "sarà la resilienza della supply chain del software. La natura altamente interconnessa delle catene di fornitura espone le organizzazioni a rischi di sicurezza informatica legati a provider diretti e fornitori di servizi terzi, che potrebbero comportare rischi sistemici per il sistema finanziario globale".