27/07/2020 LE POLIZZE VIAGGI? RIPARTIRANNO, MA SOLO CON LE GARANZIE COVID
La ragione più importante per sottoscrivere una polizza viaggio? La copertura delle spese mediche. Lo afferma la 2019 Uk Insurance Consumer Survey, indagine effettuata da GlobalData sulle richieste di risarcimento inviate l'anno scorso dagli assicurati viaggi.
Secondo la società di consulenza e analytics con sede a Londra, nel 2019 la principale voce nelle domande di risarcimento relative alle coperture travel - cioè il 30% delle richieste - ha riguardato i costi sanitari sostenuti dagli assicurati; segue, con il 29%, l'annullamento del viaggio.
E ora, la nuova situazione legata all'emergenza-coronavirus potrebbe spingere molti viaggiatori ad assicurarsi. Ammesso che la polizza contenga le garanzie Covid, sia per quanto riguarda il rimborso delle spese mediche relative al coronavirus, sia per l'annullamento del viaggio dovuto al contagio.
Intanto, afferma la società, già qualche compagnia britannica inizia a riprendere la doistribuzione delle polizze viaggio. A partire da Admiral che, ricorda Daniel Pearce, analista senior assicurazioni di GlobalData, ha apportato modifiche ai contratti "per comprendere il rimpatrio e il rimborso delle spese mediche legate al coronavirus. Questi cambiamenti strategici", prosegue Pearce, "indicano l'approccio che ci si aspetta da tutto il mercato assicurativo". E che già qualcuno ha scelto: Hays Travel e Tui, per esempio, hanno già aggiunto il rimborso spese mediche dovute al Covid-19.
"Nonostante questi cambiamenti", ha però avvertito Pearce, "c'è ancora molta strada da fare prima che gli assicurati possano ottenere, per il caso-coronavirus, lo stesso livello di protezione esistente per le cancellazioni di viaggio tradizionali".
E quindi, finché questo non avverrà, "gli assicurati continueranno a rischiare in proprio fino a quando le politiche non inizieranno a colmare questa lacuna".