11/01/2021 CATTOLICA, L'IVASS VUOLE DISCONTINUITÀ NELLA GOVERNANCE
Ricambio deciso dei componenti dell’organo amministrativo e perfezionamento dell’aumento di capitale. Sono gli interventi richiesti dall’Ivass a Cattolica in seguito all’ispezione conclusa il 24 luglio 2020 e contenuti nel verbale consegnato al cda lo scorso 8 gennaio.
Il controllo, comunica una nota della compagnia veronese, si è concentrato soprattutto sugli assetti di governance, il funzionamento del sistema monistico e la valutazione dei rischi immobiliari (nel 2018, 2019 e nei primi mesi del 2020). E ha avuto un esito sfavorevole nei confronti dell’assicurazione, con l’avvio di un procedimento sanzionatorio verso la compagnia.
L’Ivass, spiega la nota, vuole da Cattolica una “significativa discontinuità” nel suo assetto di governance, che preveda un “profondo ricambio dei componenti dell’organo amministrativo”, con la trasformazione della forma giuridica della società in spa” (che partirà ufficialmente dal 1 aprile 2021) e “un rafforzamento del sistema di governance”.
In secondo luogo, prosegue la nota, l’authority ha richiesto “un rapido completamento dell’aumento di capitale con la sua seconda tranche” (200 milioni di euro), per cui la compagnia è “in costante dialogo con la Consob” per stilare il prospetto informativo e vendere le azioni provenienti da recesso (circa 20,7 milioni di titoli) entro la fine del 2021. La prima tranche (300 milioni) era stata ultimata a ottobre, con l’accordo con Assicurazioni Generali.
L’Ivass ha anche chiesto l’elaborazione di un “piano di rimedio” sotto la responsabilità dell’ad; questa operazione dovrà essere approvata dal cda. Che a sua volta ha preso atto della comunicazione e “formulerà le sue considerazioni nei termini previsti" (60 giorni), tenendo conto delle segnalazioni Ivass.
Enrico Levaggi