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  • Maria Bianca Farina, presidente dell'Ania

20/03/2018 ANIA: NEL 2017 RACCOLTA IN CALO, FRENATA DEL VITA E DANNI IN RIPRESA

Raccolta in calo nel 2017: l’anno scorso il fatturato dell’industria assicurativa ha sfiorato i 131 miliardi di euro con una diminuzione del 2,4% rispetto al 2016. A questa diminuzione ha contribuito la contrazione dei premi del settore vita, solo parzialmente controbilanciata dall’incremento di quelli incassati nei rami danni. Malgrado la flessione accusata l’anno scorso, l’incidenza dei premi totali sul Pil (Prodotto interno lordo) rimane comunque significativa, e pari al 7,6%. E’ lo scenario che emerge dai dati Ania sulla raccolta 2017.

"Si tratta di risultati che dimostrano la vitalità del settore assicurativo”, ha sottolineato la presidente Ania Maria Bianca Farina (nella foto), “che conferma la sua centralità in tema di risparmio e protezione delle persone, delle famiglie e delle imprese. Nell’attuale situazione italiana, caratterizzata da un’economia in ripresa e da un contesto socio-economico ancora fragile, le assicurazioni possono contribuire sempre di più alla sostenibilità dello sviluppo economico e alla coesione sociale”.

Vita in calo. Nel 2017 i premi raccolti nei rami vita sono stati pari a 98,6 miliardi di euro, con una diminuzione del 3,6% rispetto al 2016. Si è registrata comunque un’accelerazione delle nuove polizze nella seconda metà del 2017, e anche i primi dati di gennaio 2018 indicano un positivo avvio dell’anno in corso, con un +8% dei nuovi premi rispetto allo stesso mese del 2017.

L’anno scorso la diminuzione più rilevante della raccolta si è riscontrata per le polizze tradizionali di tipo rivalutabile: in particolare il ramo I – vita umana ha contabilizzato un volume premi a fine 2017 pari a circa 63 miliardi di euro, - 15% rispetto all’anno precedente. Il ramo III  (Unit linked) ha invece registrato a fine 2017 un aumento del 30% con un volume premi pari a 31,3 miliardi, in pratica su livelli simili a quelli del 2015. Nel 2017, inoltre, è proseguito un forte sviluppo di prodotti “multiramo", risultanti dalla combinazione di una componente assicurativa tradizionale a rendimento minimo garantito e da più opzioni d’investimento di tipo unit-linked.

Lieve crescita nei danni. Per quanto riguarda invece i rami danni, nel 2017 la raccolta è stata pari a 32,3 miliardi di euro, in aumento dell’1,2% rispetto al 2016. Il settore torna a crescere dopo cinque anni consecutivi di calo e un volume premi che dai 36,4 miliardi del 2011 aveva raggiunto i 32 miliardi nel 2016. La dinamica è il risultato di una lieve diminuzione nell’auto (-0,8%), e di un aumento negli altri rami, i cui premi sono cresciuti del 3,2%.

Nel comparto auto si è registrata una diminuzione del 2,2% nella rc auto e una crescita nei corpi veicoli terrestri. Per la rc auto si tratta della sesta variazione negativa consecutiva, pur in un contesto di tassi di riduzione via via decrescenti: dal 2011 al 2017 i premi sono diminuiti di oltre il 25% e il volume premi del 2017 (pari a 13,2 miliardi di euro) è diminuito di oltre 4,5 miliardi rispetto ai quasi 18 del 2011. “Diversi fattori hanno contribuito al complessivo calo dei premi rc auto”, sostiene l’Ania, “peraltro, in presenza di un parco di veicoli assicurati che è rimasto sostanzialmente invariato. Tra i più rilevanti è importante menzionare la diminuzione del numero dei sinistri, la crescente diffusione delle polizze legate a dispositivi telematici, che hanno avuto un ruolo determinante nel ridurre i premi degli assicurati virtuosi che hanno accettato il monitoraggio del proprio stile di guida, e infine la crescente competizione fra le imprese, che hanno potuto beneficiare della riduzione di sinistrosità e, quindi, di costi tecnici positivi, sia pure in progressiva e importante contrazione”.

Il ramo corpi veicoli terrestri, con 2,8 miliardi di raccolta a fine 2017, ha registrato invece un incremento del 6,3% rispetto al 2016, dopo che nei sette anni precedenti (2008-2014) i premi si erano ridotti di circa il 30%. Si tratta del terzo anno positivo di crescita: l’incremento dei premi di questo ramo è fortemente correlato con la vendita di nuove vetture, che secondo i dati Aci era crollata di oltre il 40% nel periodo 2009-2013 per poi aumentare del 45% nel periodo 2014-2017.

Gli altri rami danni stati positivamente influenzati dal recupero del ciclo economico generale; rispetto a una crescita complessiva del 3,2%, si è registrata una variazione superiore alla media in particolare nei rami perdite pecuniarie, malattia, tutela legale e assistenza. L’incidenza dei premi degli altri rami sulla raccolta danni è salita dal 49,4% del 2016 al 50,4% del 2017, mentre quella del settore auto è diminuita dal 50,6% al 49,6%.

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