31/01/2020 ANGELS FOR WOMEN APRE L'EDIZIONE 2020
Una selezione di start up "al femminile" da finanziare. A organizzarla, mercoledì scorso, è stata Angels for women, associazione composta da business angel donne e fondata a fine 2018 da Axa e Impact Hub Milano, network di spazi di coworking. Quest'anno, i temi su cui le aziende devono presentare idee innovative sono ambiente, salute e inclusione. L'iniziativa – la prima del 2020 per questa organizzazione - prevede investimenti fino a 500.000 euro per le aziende vincitrici,
Tre le imprese che hanno passato il "primo turno". La prima, Prometheus, fondata da Alice Michelangeli, ha sviluppato un sistema automatico per la cura delle ferite cutanee partendo dal sangue del paziente, con lo scopo di dimezzare i tempi di guarigione e di evitare le cicatrici; la seconda – Cynomis, capitanata da Enrico Carta e con un team femminile (Ambra Milani e Fabiana Surace) ha invece elaborato una soluzione Iot per il monitoraggio ambientale degli allevamenti; Dress you can, di Caterina Maestro, si è invece concentrata su un sistema di noleggio on line e off line di abbigliamento di alta moda, con l'obiettivo di offrire la possibilità a tutti di vestirsi con l'abito dei propri sogni.
Attualmente, nell'associazione fondata da Axa e Impact Hub Milano operano oltre 50 business angels, provenienti da vari settori: alcune lavorano per grandi imprese, altre sono esperte di innovazione, business development, comunicazione, investimenti e marketing. "Un’attenzione particolare non può non essere dedicata alle donne, sempre più protagoniste del cambiamento nella società odierna”, ha commentato Patrick Cohen (nella foto), ceo di Axa Italia. Eppure, “solo il 25% degli investimenti è fatto da donne", anche se "le performance di investimenti femminili sono migliori dell’0,5% rispetto a quelli maschili. Il gap di genere è forte fra le start up, ma anche qui le performance delle donne sono migliori: le imprese guidate da donne sono meno del 20% e ricevono meno della metà degli investimenti rispetto agli uomini. Ma i ricavi sono superiori del 10% di quelle al maschile”.
Enrico Levaggi