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  • Dario Moltrasio

19/02/2020 ZURICH PRESENTA LA "LONG TERM CARE" PER AFFINITY GROUP

"Dal 2015 al 2018, in Italia, la spesa sanitaria privata è passata da 25 a 40 miliardi di euro. Tutto ciò mentre l'assicurazione malattia ha una penetrazione bassissima. Risultato? Che oggi il 90% della spesa sanitaria italiana è out of pocket (cioè sborsata direttamente dalle tasche dei pazienti, ndr) - la percentuale più alta tra i paesi europei".

Dario Moltrasio (nella foto), amministratore delegato di Zurich investments life, non ha dubbi: il problema c'è, e andrà a ingrandirsi nel tempo. Anche perché la popolazione invecchia. E porta con sé varie complicazioni. "Oggi, 4 milioni di persone, in Italia, non sono autosufficienti a causa di infortuni, malattie e invecchiamento". E nel 2030, i soli anziani che non saranno in gradp di badare a se stessi "saranno 5 milioni". Al momento, gran parte del problema viene risolto dalla "rete di sostegno familiare: a fine 2018, la spesa complessiva per le polizze long term care in Italia era di soli 140 milioni di euro, per la maggior parte collettive". Un mercato ancora residuale, ma comunque in crescita, dato che nel terzo trimestre 2019 questo comparto ha chiuso con "130 milioni". Ma tuttora, puntualizza Moltrasio, "meno del 3% della popolazione ha una Ltc".

Quali sono i motivi? Una ricerca di Swg, commissionata da Zurich Italia, rivela che è soprattutto questione di prezzo: "il 53% ritiene che siano troppo costose", afferma Moltrasio, "il 28,2% pensa di non avere informazioni suffficienti per decidere, il 13,5% è convinto di essere un buona salute e di non averne bisogno, mentre l'8% decide di autoassicurarsi, e accumula risparmio per le eventuali malattie future. Non per niente oggi ci sono 1.400 miliardi bloccati sui conti corrente".

Il problema è, dunque, il prezzo. Ed è di qui che Zurich ha voluto partire, lanciando una long term care dedicata ai gruppi d'acquisto. "Per portare il concetto di mutualità in un settore che la mutualità la conosce bene", ha detto Moltrasio ieri nel corso della presentazione del prodotto, alla sede milanese della compagnia.

La soluzione, denominata Zurich4Care, si basa sull'identificazione di gruppi di potenziali assicurati: la compagnia stringe un accordo con un'impresa, o con un altro tipo di comunità (associazione di categoria, cassa pensionistica, associazione ricreativa, e via dicendo), che a sua volta manda un messaggio a tutti i suoi membri (dipendenti, associati e via dicendo); questi possono sottoscrivere l'offerta solo on line, estendendola ai familiari più stretti. Nel momento in cui le adesioni raggiungono il 10% dei membri dell'organizzazione (con un minimo di mille persone), la copertura parte per tutto il gruppo. Senza accertamenti sanitari: l'unica dichiarazione necessaria è quella che certifica di non avere una malattia degenerativa già diagnosticata da un medico.

Il limite di età per sottoscrivere la soluzione è di 70 anni (65 per i familiari). Il costo è di circa 10 euro al mese e la durata di cinque anni, rinnovabili; dopo il quinquennio, è possibile che il premio salga, "ma di pochi euro", dicono a Zurich. Nel caso in cui l'assicurato, in qualsiasi momento della sua vita, non sia in grado di svolgere almeno quattro delle sei attività quotidiane base (mangiare, vestirsi, lavarsi, spostarsi, badare all'igiene personale, essere continenti), scatta la liquidazione vitalizia di 1.000 euro al mese.

Zurich4Care ha l'obiettivo di raggiungere un milione di assicurati entro fine 2020.

Alberto Mazza

https://www.zurich.it