12/10/2017 OCTO TELEMATICS-WILLIS TOWERS WATSON: AL VIA LA PARTNERSHIP
Octo Telematics acquisirà in tempi molto brevi gli asset assicurativi basati sull'utilizzo (usage based insurance) di Willis Towers Watson. Lo annuncia una nota della società specializzata in servizi telematici per le assicurazioni auto. Con l'operazione, nascerà anche una partnership strategica fra le due aziende, che collaboreranno per ingrandire le loro rispettive suite di prodotti e servizi. In particolare, l'alleanza punterà a uno sviluppo comune di algoritmi e strumenti analitici per fornire intelligence basata sull'analisi dei dati. Il compito sarà svolto anche dal personale strategico di Willis Towers Watson che – a partire dallo “storico” sviluppatore Geoff Werner - si unirà a Octo Telematics. Werner guiderà l'advisory board, che riferirà direttamente a Fabio Sbianchi, ceo di Octo; in questo organismo, Willis Towers Watson sarà rappresentata da Duncan Anderson (global leader, insurance technology), e Tom Coughlin (national partner, Willis North America).
Tra gli asset oggetto di vendita, anche DriveAbility solution e DriveAbility marketplace. DriveAbility, afferma una nota di Octo Telematics, è stata elaborata con lo scopo di aggregare e analizzare i dati "granulari" relativi al conducente, per poi ricavare il suo score a fini assicurativi. Ma anche di facilitare le connessioni tra produttori Oem, operatori delle telecomunicazioni e compagnie, per proporre agli assicurati offerte convenienti e personalizzate grazie all'utilizzo di informazioni di guida analizzate in maniera preventiva.
“La telematica assicurativa si sta evolvendo ben oltre il semplice hardware della scatola nera", ha ricordato Sbianchi. “Con volumi di dati misurati e registrati sempre crescenti, gli strumenti utilizzati per analizzarli e fornire agli assicuratori informazioni precise sul comportamento di guida devono svilupparsi a un ritmo simile. Oggi uniamo le forze con Willis Towers Watson per mettere in comune le risorse e sviluppare ulteriormente proposte telematiche”.
Enrico Levaggi