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  • La sede di Banca Etica

02/03/2020 POCA ECONOMIA REALE NEI FONDI PENSIONE

In ltalia, il risparmio previdenziale privato supera i 250 miliardi di euro e riguarda 10 milioni di persone, fra iscritti e pensionati. Ma destina poche risorse alle attività produttive. E' quanto è evidenziato in uno studio di Banca Etica (nella foto la sede), presentato in un convegno a Roma lo scorso 28 febbraio. Ogni 100 euro gestiti dalla previdenza complementare, infatti, soltanto 24 rimangono sul territorio e non più di tre finanziano le aziende.

Nel dettaglio, si legge nella ricerca, il 41,7% è destinato in titoli di debito pubblico (21,4% in quelli emessi dallo stato italiano), il 17,1% in titoli di debito privato, il 16,4% in azioni e altri titoli di capitale e in quote di Oicr per il 13,8%.

Sommando l’esposizione azionaria nelle sue forme differenti, si legge nella ricerca, alle aziende il sostegno dei fondi previdenziali complementari italiani pesa per il 40,5% delle risorse gestite, ma all'economia "nostrana" viene destinato solo il 27,7% (36,7 miliardi sui 132,5), il 77% delle quali investito in titoli di stato. Se si escludono gli investimenti immobiliari e la gestione della liquidità, si osserva che alle aziende italiane arrivano soltanto 3,7 miliardi di euro (2,8% del potenziale) - l’89% in titoli di imprese quotate, e solo 400 milioni di euro (lo 0,3% del totale) ad aziende non quotate.

“Non sottovalutiamo il sostegno al debito pubblico, che consente di sostenere servizi essenziali per la collettività", afferma Alessandro Messina, direttore di Banca Etica. "Ma considerando che una buona parte di esso serve “solo” a finanziare il pagamento degli interessi sullo stock già in essere, si rafforza la netta impressione che non si stia cogliendo il forte potenziale redistributivo, in termini finanziari, che c'è in gioco quando si parla di previdenza complementare. E c'è di più. Se questa facesse propri i criteri della finanza etica, potrebbe favorire la riconversione ecologica, accelerare la transizione a un'economia carbon free, sostenere le imprese più attente ai diritti umani e all'impatto sociale e ambientale dell'intera filiera produttiva”.

Enrico Levaggi

https://www.bancaetica.it