26/07/2021 CRIMINE INFORMATICO, LE MOSSE PER DIFENDERE I FONDI PENSIONE
Fondi pensione, come combattere gli attacchi informatici, che potrebbero essere in grado di compromettere persino gli assegni mensili degli assistiti? Trovando una strategia di difesa. Insieme. Lo ha affermato Sergio Corbello, presidente di Assoprevidenza, in apertura del webinar Banche dati, aggressioni e intrusioni: un rischio primario per i fondi pensione, organizzato la scorsa settimana dalla stessa associazione.
“Occorre", ha detto Corbello, "che le forme di previdenza complementare imparino a prevenire aggressioni e intrusioni informatiche e a difendersene, anche aggregandosi per sostenere gli investimenti necessari”, come per esempio una polizza assicurativa. Che, in soldoni, vuol dire una media di circa 200 mila euro a fondo, come ha affermato Paola Fersini, docente all’università Luiss “Guido Carli” e partner dello Studio Olivieri & associati.
Vietato rilassarsi. Una cosa è certa: non bisogna sottovalutare questi rischi. Perché il crimine informatico continua a crescere. E a tre cifre. "Il numero degli attacchi alle aziende che erogano servizi essenziali è aumentato a dismisura, +246% nel 2020 rispetto all’anno precedente”, ha infatti affermato Lisa Di Berardino, vice questore della polizia di stato.."E crescono anche le truffe on line", ha aggiunto: "l’89% in più del 2019"-
Proteggere i dati critici. A complicare le cose, la difficoltà di sapere davvero quanto i fondi siano fragili “prima che una cyber crisis ci colpisca”, ha affermato Alberto Da Pra, cyber security manager di Corvallis.
“Avere un cyber recovery plan ben strutturato, che comprenda anche procedure di gestione delle comunicazioni e una data panic room a protezione dei dati critici aziendali, può fare la differenza nella sopravvivenza a un attacco ransomware. E ci risparmierà, in ogni caso, giorni o settimane di sofferenza”.