CLOSE

This website uses cookies. By closing this banner or browsing the website, you agree to our use of cookies. CLOSE

  • I partecipanti al convegno Vinci

09/06/2020 COVID E ASSICURAZIONI: NON SOLO MEDICAL MALPRACTICE

Il Covid-19 non ha provocato solo danni diretti, ma anche indiretti. E questo dovrà essere considerato sia nella stima delle conseguenze economiche del virus, sia nel calcolo dei risarcimenti assicurativi per medical malpractice. A soffermarsi su questi temi è stato Leonardo Simonelli, head of claims manager di Am Trust Assicurazioni, nel corso del webinar Pandemia, quale responsabilità e quale risarcimento, che si è svolto sulla piattaforma Zoom ed è stato organizzato e moderato Paolo Vinci, avvocato e direttore del dipartimento di Diritto sanitario dell’università Meier di Milano, con la collaborazione di Adr Progest Italia.

La situazione "è difficile", ha ricordato Simonelli. "Mi aspetto che con o senza scudi, con o senza atti legislativi ad hoc, si possa ragionare sui quadri ampi delle casistiche trattate, dato che gli strumenti di cui disponiamo sono diversi. Esistono anche giustificazioni funzionali che possono liberare dalle responsabilità i nostri eroi". E prodotti assicurativi connaturati alla nuova situazione.

Non solo nel caso della Rc medica. Perché il coronavirus ha lanciato alla ribalta un'altra, grande questione in campo assicurativo: la responsabilità del datore di lavoro sui contagi dei dipendenti, sia negli enti pubblici, sia nelle aziende private. Ne ha parlato Marcello Polo, direttore sinistri complessi di Axa Assicurazioni: "se l'Inail ha riconosciuto il Covid come infortunio sul lavoro, valutando tutti gli elementi di responsabilità, la compagnia non contesterà l'operatività della polizza Rc verso dipendenti", ha affermati. "A maggior ragione se prevede contestualmente anche la malattia".

Oltre all'intervento dei due esponenti del mondo assicurativo, il convegno - naturale prosecuzione del webinar Normare l'emergenza, svoltosi lo scorso 2 maggio - ha visto la partecipazione di Gennaro Torrese (presidente della Fondazione forense Enrico de Nicola, che si è occupato di Rc civile e penale e risarcimento da epidemia), Ruben Razzante (componente della task force del governo sulle fake news, che ha analizzato la veridicità delle informazioni circolate sul web nei periodo più acuto del coronavirus, sottolineando come le opinioni contrastanti dei virologi abbiano disorientato le persone), Roy De Vita (primario di Chirurgia plastica all’Istituto nazionale dei tumori “Regina Elena” di Roma, che si è soffermato sugli scenari dell’attività libero-professionale chirurgica), Giulio Ponzanelli (docente di Diritto privato alla Cattolica di Milano, che ha analizzato le regole della Rc, dicendosi nello stesso tempo scettico nei confronti di un eventuale scudo per i medici), Patrizio Gattari presidente della VII sezione civile del tribunale di Milano (il cui intervento si è concentrato sulle regole di giudizio applicate alla responsabilità da attività sanitaria), Roberto Simone (presidente della II sezione civile del tribunale di Venezia, che ha parlato della posizione delle strutture sanitarie all’interno del modello delineato dal “diritto vivente”), Marco Bona (avvocato del foro di Torino, che ha delineato il percorso per chiedere il risarcimento del danno derivante dal contagio in ospedale o in una struttura sanitaria), Lorenzo Polo (segretario di Famli, che si è occupato del nesso di causa dal punto di vista medico-legale) e Silvia Garavaglia (rappresentante di Confcommercio, che ha illustrato le ripercussioni in ambito di responsabilità del datore di lavoro).

https://www.paolovinci.it