29/04/2020 CORBELLO (ASSOPREVIDENZA) METTE IN GUARDIA DAL RISCATTO AFFRETTATO
I fondi integrativi? Secondo Sergio Corbello, presidente di Assoprevidenza, è meglio che i lavoratori vicini alla pensione non riscattino subito il capitale accumulato, ma mantengano la loro posizione previdenziale. Il cui valore, afferma Corbello, “deriva dalla valutazione, a prezzi correnti, dell’investimento nel fondo di appartenenza. Da febbraio in avanti, con il deflagrare del coronavirus, le Borse e i mercati finanziari in generale hanno subito violenti ridimensionamenti, con il risultato che l’ammontare delle posizioni dei singoli risulta inferiore, anche di molto, rispetto a pochi mesi fa”.
Secondo Corbello, dunque, si rischia di riscattare in perdita. “In questa fase di turbolenza finanziaria e di estrema volatilità delle quotazioni, ovviamente salvo casi di emergenza individuale, il nostro consiglio tecnico è di attendere, mantenendo la posizione presso il fondo pensione, il tempo necessario perché il valore degli investimenti riprenda quota, ragionevolmente nel giro di un biennio”, dice Corbello. “Occorre mantenere i nervi saldi e saper attendere tempi migliori. Magari, se il singolo ne ha la possibilità, approfittando della situazione per integrare la posizione esistente nel fondo pensione con ulteriori contributi volontari: si investirebbe in un momento favorevole, con le quotazioni dei titoli basse, beneficiando oltretutto delle agevolazioni fiscali previste (sono deducibili 5.164,57 euro l’anno)”.
E chi invece semplicemente interrompe il rapporto di lavoro, senza cioè essere vicino alla pensione? “Questa è una condizione sicuramente più delicata e problematica”, risponde Corbello, “che solo il singolo è in grado di giudicare. In questo caso l’unico consiglio tecnico, accorato, è di non far prevalere decisioni soltanto emotive, prese in assenza di bisogni reali”.