15/11/2024 SANZIONI INPS AGLI AGENTI, LA PROTESTA DI ANAPA
Anapa protesta contro gli avvisi di pagamento con sanzioni e interessi inviati dall'Inps a vari intermediari assicurativi del sud Italia. Una richiesta che, secondo una nota dell'associazione presieduta da Vincenzo Cirasola, riguarda "mancati versamenti contributivi nel periodo 2021-2024" e ammonta a "migliaia di euro".
L'iniziativa, prosegue Anapa, "sta mettendo in ginocchio molte piccole agenzie caratterizzate da una cronica fragilità finanziaria".
Perché le sanzioni. L'invio di avvisi e sanzioni agli agenti riguardano, spiega l'associazione, "l’ammissibilità degli agenti a fruire dei provvedimenti di decontribuzione (fino al 30% delle aliquote ordinarie) disposti dalla legge di bilancio 2021 a favore di alcune categorie disagiate delle regioni meridionali e per i giovani under 36, in tutta Italia. Sulla materia era intervenuto un pronunciamento della Commissione Europea, la quale aveva escluso dai benefici le imprese appartenenti al settore finanziario. In questo novero erano compresi anche gli agenti?".
No, secondo Anapa: in una lettera al ministero per le Imprese e del Made in Italy, l'associazione aveva affermato che “equiparare le agenzie di assicurazione alle compagnie di assicurazione ed alle banche appare del tutto immotivato e discriminatorio”. Il decreto Liquidità nella prima fase della pandemia, aveva aggiunto l'associazione, aveva escluso gli agenti dalle agevolazioni, per poi però comprenderli nuovamente.
Dopo le rassicurazioni ricevute l'anno scorso dal Mimit, prosegue la nota, gli agenti "avevano utilizzato i benefici dell’agevolazione contributiva in aree svantaggiate (decontribuzione sud), come anche gli under 36. Gli stessi che, in questi mesi, purtroppo, si sono invece visti recapitare dall’istituto previdenziale avvisi di pagamento per fruizione indebita dell’agevolazione con ingiunzioni alla restituzione, gravate di sanzioni e interessi. E' una partita stimata complessivamente in oltre 50 milioni di euro".
Battaglia in tribunale... Contro questa operazione, Anapa percorrerà sia le vie giudiziarie, sia quelle politiche. Nel primo caso, fornirà agli iscritti "l’assistenza legale per presentare ricorso in sede amministrativa e dinanzi al giudice del lavoro, consigliando loro di concentrarli tramite un noto giuslavorista al quale è stato anche conferito mandato di presentare domanda di rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia Europea sulle decisioni della Commissione per un’interpretazione delle normative sugli aiuti di stato considerata discriminatoria".
... e nei palazzi della politica. Per quanto riguarda le azioni politiche, l'associazione si è già rivolta al ministero del Lavoro "affinché solleciti la Commissione Europea per ottenere una risposta che sblocchi la questione e, in subordine", tenti "la difficile strada di un emendamento chiarificatore".
Cirasola, insieme a Guido Lazzarelli, direttore centrale competente di Confcommercio e all'onorevole Giulio Sottanelli. deputato di Azione, ha incontrato alcuni parlamentari ed è stato ricevuto a Montecitorio da Marco Osnato (Fdi), presidente della 6° Commissione Finanza della camera dei deputati, e al ministero del Lavoro, e Claudio Durigon (Lega), sottosegretario competente in materia.
Ai due esponenti politici, Cirasola ha definito incongruente l’interpretazione da parte dell’Inps che, afferma la nota, "da un lato pretende che gli agenti versino i contributi previdenziali come “commercianti” e, dall’altro lato, equipara le agenzie alle grandi banche e compagnie assicurative".
“Senza voler creare attese illusorie", ha commentato Cirasola, "il presidente Osnato ha espresso serie difficoltà sul fatto che la via dell'emendamento possa risolvere la questione; invece il sottosegretario Durigon, senza garanzie di un risultato positivo, si è impegnato a sollecitare l’ufficio legislativo, per ottenere da Bruxelles un’interpretazione più consona delle norme europee. Auspico che il governo", ha concluso il presidente di Anapa, "recepisca le nostre richieste per sanare, ancora prima che lo faccia la magistratura, questa grave ingiustizia che sta mettendo a repentaglio la sussistenza di molte piccole agenzie assicurative nel mezzogiorno”.