03/06/2014 L'ANTITRUST RIMUOVE GLI OSTACOLI AL PLURIMANDATO
Un altro importante passo in avanti è stato realizzato nel cammino lungo e irto di ostacoli verso il plurimandato. Nei giorni scorsi l'Antitrust ha reso vincolanti gli impegni presentati da sette compagnie, finalizzati a rimuovere definitivamente gli ostacoli verso questo regime agenziale. Si chiude così, senza accertamento dell'infrazione, l'istruttoria che a giugno dell'anno scorso era stata avviata dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato in base a un esposto presentato dallo Sna, per verificare eventuali comportamenti anticoncorrenziali. Secondo il provvedimento, gli impegni assunti da UnipolSai, Generali, Allianz, Reale Mutua, Cattolica, Axa e Groupama 'risolvono i problemi anticoncorrenziali contestati in sede di avvio dell'istruttoria: le misure consentono infatti di superare le restrizioni verticali in grado di ostacolare la diffusione di reti di agenzie in plurimandato, e possono favorire un effettivo confronto competitivo fra le compagnie nei mercati assicurativi danni, fra i quali in particolare la rc auto'.Gli impegni vincolanti sono sintetizzati in quattro punti. Il primo riguarda 'le disposizioni sull'esclusiva nei contratti agenziali e l'informativa in caso di assunzione di altri mandati': in questi ultimi, in pratica, vengono eliminati i rinvii ai regimi di esclusiva e gli obblighi di comunicazione preventiva o tempestiva in caso di assunzione di altri mandati'. Secondo l'Antitrust, gli agenti possono contare così su un quadro di riferimento 'chiaro e certo in merito alla piena libertà di plurimandato, su cui basare investimenti e assetti organizzativi'. Il secondo punto riguarda l'operatività degli agenti: l'eliminazione dai mandati delle disposizioni 'suscettibili di vincolare ' gli agenti a un'unica compagnia è con particolare riferimento a locali agenziali, utenze, dotazioni informatiche e conti correnti è fa venire meno gli ostacoli di natura operativa all'assunzione di mandati da più compagnie. Il terzo è relativo alle provvigioni: sono garantite condizioni economiche che non discriminano tra gli agenti mono e quelli in plurimandato. In questa stessa prospettiva sono eliminati anche i riferimenti alle previsioni contenute nell'Accordo nazionale agenti del 2003 relative al trattamento di fine rapporto e alla rivalsa, tali da determinare effetti fidelizzanti'. L'ultimo punto, infine, si riferisce infine a modalità e termini di comunicazione, già individuate dalle imprese parti del procedimento, in modo che i rispettivi agenti abbiano piena consapevolezza degli impegni adottati e certezza circa le modalità e tempistiche di attuazione. La pronuncia dell'Antitrust è stata accolta con grande soddisfazione dallo Sna, che nei mesi scorsi aveva presentato l'esposto da cui la vicenda ha avuto origine. "è stata accolta la tesi del Sindacato, con buona pace dei detrattori che avevano accusato ancora una volta lo Sna d'inseguire un risultato impossibile', afferma Claudio Demozzi, Presidente nazionale dello Sna, 'ora finalmente risulta chiaro quanto erano fondate le accuse mosse a quelle imprese e gruppi aziendali che avevano sottoscritto accordi integrativi e patti contrattuali fidelizzanti, sacrificando le ambizioni imprenditoriali degli agenti. Da oggi la posizione degli agenti si consolida, si rafforza e si apre a nuove prospettive professionali per il futuro".
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