13/04/2021 IDD, UN PERCORSO A OSTACOLI
L'impatto della normativa Idd/Ivass sull'intermediazione assicurativa? Sarà forte. Fortissimo. Con un quadro regolatorio complesso che potrà creare parecchi problemi ad agenti e broker. Lo ha ricordato Rudi Floreani, avvocato esperto di Diritto delle assicurazioni, nel corso di una conferenza stampa organizzata da Sermetra Assistance, che ha puntato ad approfondire i problemi organizzativi, gestionali, informativi e contrattuali della Idd e gli effetti della normativa sulla distribuzione assicurativa, con le relative implicazioni giuridico-legali.
Obblighi stringenti. "Dal nuovo quadro normativo", ha ricordato Denis Girola, presidente e amministratore delegato di Sermetra Assistance, "derivano obblighi più stringenti in capo alla distribuzione, chiamata non solo a verificare la coerenza e l’adeguatezza dei contratti offerti, ma anche a fornirne attestazione al cliente. E a effettuare il collocamento dei prodotti nel rispetto del target market individuato dalla compagnia. Si aggiungono, inoltre, nuovi oneri in materia di informative precontrattuali e nei rapporti di collaborazione orizzontale tra intermediari di primo livello”.
"Le compagnie devono costruire i nuovi prodotti sulla base delle caratteristiche degli assicurati, realizzando così il target market previsto dalla Idd", ha aggiunto Floreani. “Il nuovo regolamento Ivass in materia di Pog indica i meccanismi da tenere in considerazione sia nella fase di costruzione del prodotto sia nella fase di collocamento del prodotto da parte della distribuzione".
Regolamento complicato. Sembra facile. Ma non lo è affatto. "Il quadro regolatorio è molto complicato", ha affermato Floreani, Ma possiamo aggiungere che il "bello" deve ancora venire. Perché ora stiamo parlando degli impatti di Idd quando in Europa, entro il 2023, si riscriverà Solvency 2 e ci si impegnerà a realizzare regolamenti su digitalizzazione settore, cyber security e via dicendo. Insomma: ci stressiamo su queste norme già sapendo che fra poco cambieranno".
Ma non è tutto. Perché, oltre alla complicazione delle misure, ci sono anche pesanti rischi operativi. "Che sono aumentati", ha ricordato Floreani, "e continuano a farlo". E questo rischia impatti deflagranti soprattutto nei confronti degli intermediari: "le compagnie dispongono di tutte le risorse per avere efficaci presidi di compliance e affrontare quadri normativi di questo tipo. Ma non la distribuzione. Che, ricordiamolo, in Italia è portata avanti da microimprese, che spesso sono ditte individuali, e a volte sas com l'agente, la moglie e il figlio. Proprio per questo motivo, gli intermediari possono farsi davvero male. Sono esposti, cioè, a rischi operativi e sanzionatori per operatori economici".
Gli stessi a cui sono esposti i grandi: la Idd sembra non distinguere. Neppure tra mercati che hanno approcci molto differenti a polizze e coperture. "E' una normativa di indirizzo", spiega Girola. "Indica un percorso che il mondo assicurativo dovrà percorrere nei prossimi anni, senza toccare le problematiche dei singoli paesi. Neppure di quelli sottoassicurati come il nostro".
Il ruolo dell'insurtech. Per affrontare le difficoltà della Idd, ha proseguito Girola, il mondo insurtech può essere d'aiuto. E provare a risolvere "le problematiche operative, organizzative e tecnologiche che ricadono sulla distribuzione assicurativa con l’entrata in vigore della nuova normativa. L'industria della distribuzione", ha ribadito, "non può che passare dalla tecnologia".
"E' impensabile che l'agente compili le informazioni precontrattuali a mano, come faceva una volta", ha aggiunto Floreani. "Non può più affrontare questo quadro di adempimenti alla vecchia maniera". Anzi: i cambiamenti all'operatività dell'intermediario trasformeranno, alla lunga, il suo stesso profilo. Che, ha ricordato Floreani, "sarà molto diverso: l'agente e il broker diventeranno molto tecnologici, con una serie strumenti che potranno fornire supporto nella loro attività".
Questo obiettivo è alla base della piattaforma lanciata lo scorso mese da Sermetra Assistance in collaborazione proprio con lo studio Floreani. Lo strumento, è stato presentato a margine del convegno on line da Girola e da Giuseppe Caimi, presidente di Wichee (gruppo Sermetra Holding); il suo obiettivo è gestire l’applicazione della direttiva europea secondo le indicazioni Ivass nei prodotti assicurativi, indipendentemente dal ramo.
Nella foto, dall'alto in basso, Denis Girola e Rudi Floreani nel corso della conferenza