03/03/2017 GLI AGENTI EUROPEI DI GENERALI: AUMENTO DI CAPITALE PER RAFFORZARE IL GRUPPO
Si è tenuta ieri a Monaco di Baviera la riunione del Coordinamento europeo degli agenti di Generali, l’iniziativa che raggruppa gli agenti europei del gruppo e che consta della partecipazione della rete di agenti Generali France (Triangl), della rete Generali Germany (Ivhi) e del Gruppo agenti Generali Italia (Ga-Gi). Tre paesi che messi insieme rappresentano circa il 70% del fatturato del gruppo nel mondo e nei quali operano più di ventimila agenti.
Molti i temi discussi dai tre presidenti e dalle rispettive delegazioni (Vincenzo Cirasola per l’Italia, nella foto; Bernard Jeannot per la Francia e Michael Taffner per la Germania) nella riunione che si è tenuta a pochi giorni dall’annuncio di Intesa Sanpaolo di voler rinunciare all’Offerta pubblica di scambio con Generali.
“Con i cugini d’Europa”, spiega una nota del gruppo agenti Generali Italia, “oltre al periodico confronto sulle situazioni di business dei rispettivi mercati, si è festeggiata la vittoria raggiunta in Italia, seppur i timori di altre possibili “aggressioni” non sono da mettere in secondo piano. Per questo l’incontro si è chiuso con una lettera a firma congiunta inviata al Group Ceo Philippe Donnet e al presidente Gabriele Galateri di Genola in cui si ribadisce che il modello agenziale è l’asse portante del gruppo in tutta Europa, compresi Spagna e Paesi dell’Est Europeo, e si richiede, per la salvaguardia dell’indipendenza del gruppo e del business, d’intervenire rivolgendo un invito agli azionisti a investire di più in Generali per rafforzare il Leone.
“Anche la pronta e ferma opposizione dimostrata dal Gruppo agenti Generali Italia ha contribuito a fermare il rischio di trasformare il modello della rete agenziale in para-bancari dimostrando, ancora una volta, quanto gli agenti siano un asset strategico e fondamentale all’interno della compagnia”, sottolinea Vincenzo Cirasola, “ma in questo contesto non nascondiamo la preoccupazione verso l’attuale capitalizzazione di mercato di Generali, che potrebbe correre il rischio di nuove aggressioni e, per questo motivo, pensiamo che tutti gli stakeholders, agenti e particolarmente gli azionisti, dovrebbero ragionare su come rafforzare, per il futuro, la “nostra” compagnia. Rafforzamento che, a nostro avviso, non può avvenire solo con un potenziamento della raccolta industriale, cui tutti noi agenti di Generali continueremo a dare un forte contributo, ma anche e soprattutto attraverso un aumento di capitale che permetterebbe di liberare risorse finalizzate a nuovi investimenti per rinforzare Generali”. I lavori sono terminati con l’idea di rafforzare il Coordinamento europeo degli agenti di Generali, allargandolo anche ai colleghi di Spagna ed Europa dell’Est che, seppur ancora privi di un’associazione di categoria, hanno un’importante presenza capillare sul territorio che è fondamentale per il business delle Generali.