11/03/2019 GA-GI, CONGRESSO STRAORDINARIO SUL NUOVO MANDATO GENERALI
Un congresso straordinario per informare gli intermediari sul nuovo mandato di Generali Italia. E’ la decisione assunta dal Consiglio direttivo del Ga-Gi (Gruppo Agenti Generali Italia), presieduto da Vincenzo Cirasola.
L’organo deliberante dell’associazione (che conta più di 1300 iscritti, pari al 57% degli agenti Generali Italia) composto da 37 componenti in rappresentanza di tutte le regioni di Italia, compresa la Giunta esecutiva, ha deliberato all’unanimità la convocazione di un Congresso straordinario indetto per il prossimo 1 aprile a Bologna presso Fico-Eataly World “per informare i propri associati”, spiega un comunicato stampa del sodalizio, “sull’evoluzione del nuovo mandato di Generali Italia e le conseguenti valutazioni politiche. A pochi giorni dalla convocazione, sono già state raggiunte le 750 iscrizioni. Questa forte adesione non fa che confermare la giusta scelta effettuata dal Consiglio direttivo che, considerata l’importanza dell’argomento che avrà delle ripercussioni sia sulla redditività dei singoli sia sul futuro dell’agente e delle nuove generazioni, ha deciso che fosse necessario un approfondimento più ampio sulla questione, la cui trattativa, come noto, è in corso da circa tre anni”.
Nella storia del Ga-Gi questo congresso rappresenta un’eccezione visto che, a parte quelli indetti per modifiche statuarie, è la prima volta dopo ventidue anni che gli associati indicono una riunione con una valenza politica.
“Rispetto al 19 settembre 1997, quando la convocazione del Congresso fu conseguenza di una forzata raccolta di firme da parte degli associati”, spiega Cirasola, “oggi sono orgoglioso di affermare che è stato lo stesso Consiglio direttivo, in completa trasparenza e responsabilità, a deliberare all’unanimità di procedere con il Congresso straordinario. La massiccia adesione testimonia, oltre alla consolidata compattezza del nostro Gruppo agenti, la serietà con quale si sta affrontando l’argomento del mandato unico, che ha implicazioni sull’attività dei singoli e sul futuro di tutti noi, e che quindi ha bisogno di un confronto aperto e della partecipazione di tutti”.