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23/10/2023 ERRORI PROFESSIONALI DEGLI INTERMEDIARI, RC AUTO IN TESTA

Gli errori professionali degli intermediari che causano richieste di risarcimento assicurativo riguardano in gran parte le coperture Rc auto, con il 41,2% di sinistri denunciati. Seguono le altre polizze di responsabilità civile (14,2%) e quelle danni diretti ai beni (11,8%).

Lo ha affermato l’Osservatorio Europeo degli Intermediari Assicurativi di Cgpa Europe, presentato a Milano lo scrso 19 ottobre, che ha esaminato i sinistri di responsabilità civile denunciati da agenti e broker assicurati dalla compagnia dal 2014 al 2022.

In particolare, i presunti errori amministrativi o gestionali sono la causa più frequente del mancato o inesatto adempimento degli obblighi professionali (45,8%, anche se rappresentano solo l'11,9% delle somme richieste per indennizzo); di questi, il 71,4% riguarda l'indicazione errata della targa nelle polizze Rc auto (71,4%), la mancata o tardiva messa a cassa dei premi (8,2%) o la gestione non corretta delle garanzie offerte o delle proposte (6,3%).  

Dopo gli errori amministrativi o gestionali, è la volta di quelli per violazione dell’obbligo di informazione e del dovere di consiglio e consulenza (30,5%, con un 33,45% delle richieste di indennizzo) e dei sinistri originati dall’infedeltà di un dipendente o di un collaboratore (15,5%, che però guida la classifica dal punto di vista economico: 49,48%).

La violazione degli obblighi, prosegue la ricerca, si verifica più spesso nella fase precontrattuale (55,8%), ma anche in corso (29,3%) e durante la collaborazione alla gestione di un sinistro (14,9%). 

 

Iscritti al Rui, pochi cambiamenti. L'Osservatorio ha anche acceso un faro sulla struttura distributiva del mercato italiano, che secondo lo studio non cambia di molto. A fine 2022, evidenzia il rapporto, erano iscritti al Rui 25.917 agenti (26.328 nel 2021) e 5.700 broker (contro i 5.586 dell'anno prima), mentre i collaboratori degli intermediari che lavorano di fuori dei loro locali dei proponenti erano 203.787 (contro 199.150).

Nei rami danni, gli agenti restano il canale principale, con il 76,7% del mercato (contro il 77,3% dell'anno precedente); i broker passano invece dal 9,3% al 9,7%.

Nel vita, gli sportelli bancari sono sempre in testa con il 56,9%, contro il 56% dell'anno prima,