27/02/2020 COSÌ LA POG CAMBIERÀ LA DISTRIBUZIONE ASSICURATIVA
La Idd2 sta radicalmente ridisegnando il sistema delle relazioni, sia tra compagnie e banche distributrici, sia tra i vari canali e chi sottoscrive prodotti assicurativi. Di questo si è discusso in un convegno, che si è svolto lo scorso 20 febbraio alla Sapienza di Roma. L’incontro, organizzato in collaborazione con l’Associazione nazionale per lo studio dei problemi del credito, ha avuto come protagonista la Pog, la governance di supervisione dei prodotti assicurativi.
Del tema - che è al centro del documento posto in consultazione dall’Ivass – sono state discusse le tre fasi essenziali (processo di approvazione del prodotto, attività di distribuzione e politica in materia di governo e controllo dei prodotti assicurativi), con l’obiiettivo di evidenziare i principali punti critici e perplessità suscitati dal nuovo quadro normativo.
A questi argomenti si sono poi aggiunte le considerazioni di authority, associazioni di categoria e operatori di mercato nella tavola rotonda, le cui conclusioni sono state tratte da Domenico Siclari, professore ordinario di Diritto dell’economia e dei mercati finanziari alla Sapienza di Roma.
In particolare Stefano De Polis, segretario generale dell'Ivass, ha ricordato l’impatto della nuova regolamentazione sulla stessa organizzazione interna dell’authority; si è poi soffermato sull’efficacia dei presidi Pog nelle compagnie assicurative, verificandone anche la coerenza in termini di target market, validità dei sistemi di controllo post vendita e miglioramento dei flussi informativi tra produttori e distributori.
Adriana Rossetti, responsabile divisione strategie regolamentari della Consob, si è invece concentrata sui due aspetti su cui si ha lavorato questo organismo: il primo è l’obbligo, per la distribuzione assicurativa di individuare un mercato di riferimento effettivo e uno negativo per i prodotti di base; il secondo è legato alla possibilità di procedere alla distribuzione degli stessi Ibips a clienti che non appartengono al mercato di riferimento, purché siano prodotti che rispondono ai loro bisogni.
Luigi Di Falco, responsabile vita, previdenza e risparmio gestito dell'Ania, ha sottolineato la necessità di strutturare prodotti in linea con la situazione finanziaria e patrimoniale del cliente e coerenti con il suo ciclo di vita, prevedendo la prestazione di una consulenza in grado di adeguare le scelte nel tempo. Tutto questo in una logica di passaggio alla customer centricity.
Gianfranco Torriero, vicedirettore generale dell'Abi, si è invece occupato di temi come il regime di consulenza, la rispondenza alle esigenze del cliente o la vendita al di fuori del mercato di riferimento.
Fabio Carniol, amministratore delegato di Helvetia Vita e Chiara Assicurazioni, ha invece sottolineato la necessità di una presenza di comitati congiunti di governo delle collaborazione fra banche e assicurazioni, ma anche il ruolo essenziale di commissioni tecniche per il canale agenziale in un mercato che sembra puntare decisamente a partnership strategiche di bancassurance di lungo periodo. Per Carniol, è poi necessaria e urgente una condivisione delle linee guida di Ania e Abi nei confronti degli operatori per evitare interpretazioni incongrue e il conseguente proliferare di situazioni di microconflittualità; importante, sempre per l'ad di Helvetuia vita, anche risolvere l’attuale discriminazione sui prodotti differenti dagli Ibips, la cui collocazione è impossibile verso i clienti al di fuori del target market negativo e positivo.
Infine, Michela Del Piero, presidente della Banca di Cividale, ha sottolineato l’impatto trasversale della normativa Pog all'interno del suo istituto,, con la conseguente adozione di una policy particolarmente corposa. Un impatto che, poi, ha avuto i suoi effetti non banali nel calibrare l’offerta di prodotti nell’ambito di una visione strategica in cui il cliente sia davvero al centro. Occorre poi, ha concluso Michela Del Piero, affiancare questa operazione al miglioramento nel dialogo e nel livello di attenzione reciproca tra banca e assicurazione.
Filippo Cucuccio