03/07/2023 CIRASOLA: "TROPPE NORMATIVE DANNEGGIANO LA REDDITIVITÀ"
Troppi oneri vengono scaricati sulle spalle degli agenti di assicurazioni. Lo hanno sostenuto i partecipanti al convegno L’importanza della redditività dell’impresa agenzia, organizzata da Anapa Emilia Romagna prima della riunione del consiglio direttivo dell’associazione nazionale, svoltasi la scorsa settimana a Bologna.
Sul banco degli imputati, “l’eccessiva produzione normativa e regolamentare e dei carichi di spesa trasferiti dalle compagnie, senza peraltro portare alcun beneficio in termini di tutela dei consumatori”, afferma una nota di Anapa.
Nel corso della giornata si è anche parlato dell’alluvione che ha colpito la regione (Diego Milani Brugna, presidente di Anapa Emilia Romagna, ha sottolineato la sottoassicurazione nelle coperture catastrofali) e della rivalsa pagata dagli intermediari quando subentrano in un’agenzia precedente: secondo, Vincenzo Cirasola, presidente di Anapa, questa non può più essere "considerata come una partita di giro”. A suo tempo, ha affermato, l’associazione “aveva avanzato alcune proposte concrete a tutela delle generazioni più giovani che erano state portate al tavolo Ania per la definizione di un nuovo assetto di regole nei rapporti tra imprese e reti agenziali. Il tavolo è però saltato, non certo per colpa di Anapa, con il risultato che l’accordo imprese-agenti è ancora fermo al 2003, e la rivalsa continua a essere una grossa criticità”.
Il presidente dell’associazione ha anche cercato di delineare l’intermediario del futuro (“quello che viene definito come bionic agent, che aggiunge alle proprie conoscenze tecniche e capacità relazionali, le possibilità offerte dai nuovi strumenti digitali, valorizzando al meglio il servizio di consulenza offerto”) e i mega trend che stanno cambiando l’assicurazione. “Cambiamenti climatici, digitalizzazione, cyber risk, vincoli normativi, silver economy”, ha affermato Cirasola, “sono le principali voci che danno origine al cambiamento e rappresentano importanti occasioni di business, potendo anche sopperire alla crisi del segmento auto che si trascina da tempo e che è destinato a cambiare per via delle nuove abitudini di mobilità”.