22/04/2022 ANAPA, ANCORA TROPPI ADEMPIMENTI PER GLI AGENTI
Il lavoro svolto dall'Ivass per ridurre le inadempienze burocratiche degli intermediari? Per Anapa va bene, ma non basta. Lo comunica una nota dell'associazione. "Difficile", si legge nel comunicato "comprendere la disparità di trattamento cui è soggetto il cliente che si serve di un agente o di un broker di assicurazioni. Il confronto fra contratti Rc auto base sposta l’attenzione sul prezzo della polizza invece che sulla qualità della copertura".
I miglioramenti ci sono, ma... Al centro delle preoccupazioni di Anapa, l’attuazione dell’articolo 132 bis del codice delle Assicurazioni, dal quale deriva l’articolo 22 del dl 18/10/2012, modificato dai decreti del 2021, che introducono "nuovi obblighi informativi che continuano a preoccupare gli agenti di assicurazione".
La legge, prosegue Anapa, vincola gli agenti a mostrare al cliente, attraverso l’utilizzo del preventivatore Ivass, i prezzi delle polizze Rca base di ogni compagnia di cui abbiano il mandato. E questo sia in caso di nuovo contratto, sia di rinnovo.
"Nonostante l’apprezzabile snellimento apportato al regolamento dall'autorità di vigilanza dopo il primo giro di consultazione pubblica", afferma Anapa, "restano molte ombre sugli effetti di una legge del 2012 che, dopo un iter molto complicato, rischia di arrivare in porto già vecchia. Recependo le osservazioni presentate da Anapa e altri soggetti interessati", prosegue la nota, "il regolamento posto da Ivass in seconda pubblica consultazione fino allo scorso 16 aprile presenta evidenti miglioramenti: è stato superato il concetto dell’area riservata che avrebbe dovuto avere ogni intermediario; è stato tolto l’accesso al preventivatore tramite Spid; si è equiparato l’accesso di ogni singolo intermediario a quello del consumatore. Tuttavia, sullo sfondo permane il gusto amaro di un ulteriore onere sulle spalle degli agenti che non apporta nulla in termini di crescita della tutela dei clienti".
Due anomalie. Per l'associazione, sono due le anomalie della procedura: "la diversità di trattamento cui è soggetto il cliente a seconda che si rivolga a un agente o a un broker di assicurazioni e l’eccessivo spostamento dell’attenzione sul prezzo della polizza. E' curioso che siano sottomessi all’obbligo di esibire i preventivi del contratto base i soli intermediari con mandato, escludendo di fatto i broker e, di conseguenza, anche gli intermediari iscritti in sezione E che, ad esempio, collaborano sia con un agente sia con un broker".
Giudizio critico anche sull’impostazione della legge, "che impone un confronto basato esclusivamente sul contratto base, quello minimo, che crea eccessive aspettative sul prezzo a discapito della valutazione sulla qualità complessiva della copertura personalizzata con le indispensabili garanzie aggiuntive. Infine, va ricordato che l’eccessiva attenzione sul prezzo rischia di trasformarsi in un boomerang perché la tariffa del contratto base rischia di risultare più alta del prezzo praticato dall’intermediario che solitamente applica la flessibilità tariffaria in sede di rinnovo aggiungendo condizioni che migliorano la polizza base".