29/09/2022 WELLNESS, COMPAGNIE IN RITARDO
Secondo i consumatori, le compagnie assicurative sono tra i primi due fornitori per la consulenza sul benessere fisico e finanziario. Lo afferma la prima edizione del World Life and Health Insurance Report, realizzato da Capgemini e Qorus. La ricerca però avverte: nonostante questa posizione privilegiata, la maggior parte delle compagnie non mette fra le sue priorità il coinvolgimento degli assicurati sull'utilizzo costante di soluzioni di wellness.
Esigenze in crescita. Eppure, prosegue l'indagine, nel mondo attuale, caratterizzato da aumento dell’aspettativa di vita, pensioni più basse, inflazione medica e carenza di personale nella sanità, il ruolo del wellness è diventato centrale: secondo la ricerca, il 69% dei clienti reputa importante il benessere fisico e il 67% quello finanziario e che il 37% e il 24% considera le assicurazioni partner di riferimento rispettivamente nel primo e nel secondo caso.
I consumatori sono pronti. Le compagnie no. I consumatori, da questo punto di vista, sono più avanti delle compagnie. Secondo l'indagine Capgemini-Qorus, l’83% cerca assistenza on demand, il 78% una guida sul benessere fisico e finanziario sempre disponibile e il 74% servizi a valore aggiunto e premi iper-personalizzati. Tuttavia, solo l’8% delle compagnie ha elaborato proposte dedicate al benessere.
A tirare il gruppo sono le insurtech, che hanno le competenze per la "iper-personalizzazione" chiesta dai clienti. Per esempio, intelligenza artificiale e machine learning sono utilizzate dal 28% delle aziende tecnoassicurative contro il 14% delle compagnie, mentre a servirsi del cloud è il 44% delle insurtech contro il 19% dei player tradizionali. Maggior allineamento tra i due gruppi sull'innovazione di prodotto, anche se solo il 43% delle compagnie tradizionali sta collaborando con partner strategici o di ecosistema per spingere sull'innovazione .
“Gli ultimi due anni dimostrano che il benessere deve essere una priorità e gli assicuratori devono comprendere come fornire efficacemente servizi legati a questo ambito", afferma Matteo Bonati, insurance director di Capgemini in Italia.
"Questo report dimostra la necessità per gli assicuratori di trasformarsi e concentrarsi su servizi iper-personalizzati che soddisfino le esigenze individuali dei clienti. Ciò significa passare a un modello wellness-as-a-service basato sui dati, con l'innovazione tecnologica che dà priorità al consumatore. Questo, a sua volta, consentirà un coinvolgimento più profondo e aiuterà gli assicuratori a raggiungere i clienti quando ne hanno più bisogno”.
Tre mosse. In che modo le compagnie possono adeguarsi alle aspettative degli assicurati? Secondo la ricerca, sono necessarie tre mosse.
Primo, aiutarli ad avere accesso a cure mediche urgenti e regolari (dal lato del benessere fisico) e a soddisfare le loro esigenze economiche (su quello finanziario).
Secondo, assisterli nella prevenzione di malattie, favorendo controlli di routine e fisioterapia – e, dal lato finanziario, agevolandoli a prepararsi per le spese impreviste e offrendo loro informazioni sulle soluzioni dedicate alla protezione del reddito.
Terzo, sostenere gli assicurati nel miglioramento del benessere fisico con una consulenza continua e di quello finanziario con migliori attività di pianificazione e formazione.
Naturalmente, sarà necessario che le compagnie trasformino la loro offerta.