10/06/2022 VIAGGI, LA CRISI FRENA PIÙ DELLA PANDEMIA
Non è più il Covid il primo freno ai viaggi: la pandemia è stata soppiantata da ostacoli di natura economica. Che, secondo l'International Vacation Confidence Index di Allianz Partners, è ormai il principale paletto, in un mondo in cui le restrizioni pandemiche sono state rimosse o ammorbidite.
L'indagine, condotta da Opinion Way su incarico dell'azienda assicurativa tedesca su 9.107 persone di vari paesi del mondo, ha rivelato che per il 77% del campione la fiducia nella capacità di viaggiare è cresciuta, ma il 50% del potrebbe ridimensionare le ferie a causa dell'aumento dei prezzi e il 47% sarà probabilmente condizionato, nell'organizzazione delle vacanze, dal calo delle finanze personali.
Tutto questo mentre, malgrado se ne parli molto meno, il Covid continua a infettare in tutto il mondo: solo il 45% pensa che il coronavirus sia il principale elemento che rischia di minare il buon esito delle ferie. Seguono, in questa classifica, la guerra russo-ucraina (42%) e gli obblighi personali (43%) e professionali (32%).
Situazione italiana. E in Italia? In Italia, almeno sul fronte Covid, c'è fiducia: l’85% si sente molto (o piuttosto sicuro) di partire e il 92% sta già organizzando le ferie. Ma i soldi sono quelli che sono: i vacanzieri italiani hanno il secondo budget più basso tra i paesi esaminati, in media 1.607 euro (il più ampio è quello degli americani, a 3.222 dollari).
Anche per questo motivo, gli italiani avvertono più della media (59% contro 50%) il rischio di dover ridimensionare le loro ferie. Soprattutto, come si è già detto, per la loro situazione economica (56% contro 47% della media globale), che è anche la principale ragione di chi starà a casa: il 25% di questo gruppo afferma di non potersi permettere un viaggio e un ulteriore 13% dice di non voler spendere denaro in questo momento.
Ferie dei paesi tuoi. La pandemia prima e la crisi economica dopo hanno anche avviato il ritorno alle ferie nel proprio paese. L'Italia guida il gruppo, con l'81%, seguita da Spagna (75%) e Stati Uniti (67%). In coda, austriaci (58%) e svizzeri (57%).
A livello mondiale, il 43% degli intervistati che non andranno oltre confine lo faranno soprattutto per motivi economici.
"Mentre ci avviciniamo alla prima estate in tre anni con poche restrizioni di viaggio da Covid-19, è particolarmente interessante vedere che la pandemia non è più la preoccupazione principale per i vacanzieri estivi", dice Joe Mason, chief marketing officer - travel di Allianz Partners ha dichiarato. "Tuttavia, la staycation (ferie entro i propri confini, ndr) - trend divenuto popolare durante la pandemia - sembra essere una tendenza destinata a durare, e molti pianificano di andare in vacanza nel loro paese d'origine, anche perché si trovano ad affrontare l'aumento del costo della vita e dei viaggi".