16/04/2020 UNIPOL SCONTA UN MESE DI RC AUTO. E L'ANIA...
Ad aprire le danze era stato Carlo Cimbri. In un'intervista a Repubblica, pubblicata sabato scorso, l'amministratore delegato del gruppo Unipol aveva annunciato la restituzione, ai clienti Rc auto già esistenti, dell'importo pari a un mese di polizza. Uno sconto di 1/12 al rinnovo, motivato dal fatto che le auto sono ferme da "circa un mese", aveva detto il top manager.
Contestualmente è stata lanciata una campagna identificata anche da un tag a uso di Twitter e dei social network in generale, #UnMesePerTe.
Proprio sulle reti di interazione pubblica era spuntata una richiesta: lo farà solo Unipol? E' la domanda che si è posta anche Konsumer Italia, associazione consumatori presieduta da Fabrizio Premuti, in un comunicato diffuso il 14 aprile. "Mentre in Unipol si decideva di dar vita alla campagna #UnMesePerTe, ritornando ai propri assicurati un intero mese di copertura assicurativa e riconfermando l’attenzione verso il sociale, il resto del mercato, associato in Ania, sembra stia sorvolando sul tema", ha precisato la nota dell'associazione. “Davanti all'evidenza del crollo del numero dei sinistri da circolazione stradale", ha commentato Premuti, "ci aspettiamo dal settore assicurativo una presa di coscienza e uno scatto d’orgoglio che faccia tornare agli assicurati gli incassi maturati a fronte di un rischio che non c’è stato. Prendiamo atto, plaudendo, che tale strada è stata percorsa autonomamente da Unipol assicurazioni (non associata ad Ania, ndr). Se la responsabilità sociale d’impresa non è fumo per gli occhi, ma un impegno concreto, si evitino speculazioni su un fatto contingente che obbliga i cittadini ad un forzato blocco della circolazione”.
Prosegue la nota: "Se il mercato, solitamente pronto ed efficiente in tema di aumenti tariffari, si dimostra al contrario pigro in una situazione che lo avvantaggia economicamente sia l'Ania ad intervenire con una nota di indirizzo, la scusa dell’eventuale interesse dell’Antitrust, in negativo per le imprese, non regge; qui non si tratta di sollecitare una tariffa, ma di fare indirizzo su quello che dovrebbe essere un naturale comportamento davanti ad un fatto del tutto straordinario, l’azzeramento quasi totale della circolazione dei privati e delle relative spese per sinistri".
Tempo un giorno, e l'Ania ha risposto alla sollecitazione. Premettendo che il settore assicurativo ha fornito un "sostegno" alla comunità, che, "intenso, continua a svilupparsi su più fronti in questi giorni e che non verrà certo meno quando si tratterà di sostenere la ripartenza dell’economia del paese". La Confindustria delle compagnie ha sottolineato gli aiuti a sanità, protezione civile, comunità, dipendenti ("mettendo in sicurezza i luoghi di lavoro anche per garantire continuità di servizio ai clienti") e assicurati ("sono stati predisposti tempestivamente, con i tempi adeguati alla situazione di emergenza, prodotti e servizi specifici per la protezione di famiglie, imprese e lavoratori dagli impatti del Covid-19 nonché una serie di agevolazioni per i settori e gli assicurati in maggiore difficoltà").
Già. Ma le polizze auto? Ecco la risposta dell'Ania: "anche nel settore della Rca, oltre alle facilitazioni introdotte dalle recenti normative, le compagnie metteranno in campo delle iniziative specifiche, studiate in piena autonomia, per restituire alla collettività il beneficio derivante dal calo della frequenza dei sinistri in questo periodo".
Ci sarà – nella salvaguardia dell'autonomia sottolineata nella nota - una linea generale di indirizzo dell'Ania, una moral suasion nei confronti delle associate? E quali benefici saranno decisi dalle singole assicurazioni? E quando? Citando Mogol e Battisti, lo scopriremo solo vivendo.