30/06/2017 UNIPOL RISTRUTTURA LE ATTIVITÀ ASSICURATIVE
UnipolSai si rafforza, acquisendo il controllo di altre compagnie del gruppo. Questo il risultato della riorganizzazione approvata ieri, 29 giugno 2017, dai cda dell'azienda assicurativa presieduta da Carlo Cimbri e del gruppo finanziario il cui numero uno è Pierluigi Stefanini . In particolare, la compagnia si porta a casa le partecipazioni detenute da Unipol in Unisalute (98,53% del capitale sociale, pari a 715 milioni di euro) e Linear (il 100%, che corrisponde a 160 milioni). Obiettivo dell'operazione è razionalizzare le attività assicurative del gruppo bolognese, affidandolo a UnipolSai. Non per niente, il piano di semplificazione prevede che, se si verificheranno le condizioni e i presupposti, la compagnia presieduta da Cimbri potrà, in un secondo momento, acquisire anche il 63,39% del capitale sociale di Arca Vita. Una quota che corrisponde alla percentuale detenuta dal gruppo Unipol in questa azienda assicurativa.
Il piano, secondo le intenzioni del gruppo felsineo, vuole permettere a UnipolSai di sviluppare un modello di offerta multicanale integrata, conservando però l’identità e l’autonomia societaria delle singole compagnie. Autorizzazioni Ivass permettendo, i merger interni dovrebbero essere perfezionati entro fine anno.
Ma le acquisizioni non sono le uniche decisioni prese dai due cda. Il consiglio di amministrazione di UnipolSai ha, infatti, deciso di disdire l'accordo di distribuzione con Banco Bpm, mediante l'invio di una comunicazione alla controllata Popolare vita. Conseguenza più immediata di questa scelta è l'esercizio dell'opzione put che riguarda la partecipazione detenuta da UnipolSai nella stessa Popolare Vita, pari al 50% del suo capitale sociale più un’azione.
Da parte sua, il consiglio di amministrazione del gruppo Unipol ha deciso di ristrutturare anche il suo comparto bancario: l'operazione prevede il trasferimento a una newco di un portafoglio crediti in sofferenza di Unipol Banca per un ammontare di circa 3 miliardi di euro. La nuova società sarà partecipata dagli attuali soci della banca del gruppo. Per effettuare la ristrutturazione, sarà adeguato il valore di questi crediti, secondo le condizioni oggi prevalenti sul mercato per le operazioni di dismissione (il valore, al momento, è di circa 20 centesimi); inoltre, sarà rafforzato il tasso medio di copertura delle inadempienze probabili, che rimarranno all'interno di Unipol Banca, ai migliori livelli del sistema bancario (circa il 40%).
Il piano punta a mettere Unipol Banca nelle condizioni di concentrarsi sulla propria attività con una situazione patrimoniale solida e un profilo di rischio ridotto; migliorare sensibilmente la Npl ratio dell'istituto di credito; rendere efficiente il processo di gestione delle posizioni creditizie trasferite alla newco; facilitare il perseguimento di ogni possibile opzione strategica che si dovesse presentare nel quadro del processo di razionalizzazione e concentrazione del sistema bancario italiano.
Gli impatti stimati comporterebbero, al prossimo 31 dicembre e sulla base delle informazioni attualmente disponibili, un possibile effetto negativo sul risultato consolidato di Unipol delle dimensioni di 780 milioni di euro circa; sul piano del risultato civilistico, afferma una nota del gruppo, questa somma si compenserebbe con le plusvalenze derivanti dalla cessione di Linear e Unisalute, lasciando sostanzialmente inalterate le prospettive reddituali di Unipol per questo esercizio. Per quanto invece riguarda i potenziali effetti sui ratios patrimoniali di queste operazioni, al momento si stima una riduzione di circa 10 punti sul Solvency II ratio consolidato e dell’1% in termini di Cet1 capital ratio del gruppo bancario.
Enrico Levaggi