23/11/2021 SINISTRI CATASTROFALI: L'ANIA SPINGE PER L'OBBLIGO DI ASSICURAZIONE
Un ruolo più attivo del settore privato nella sanità. Un tavolo di confronto sulla previdenza integrativa, anche alla luce del processo di invecchiamento della popolazione e del basso grado di adesione al sistema. E l'introduzione dell'obbligo assicurativo contro le calamità naturali. Sono alcune delle proposte avanzate ieri da Maria Bianca Farina nel corso dell'audizione nelle commissioni Bilancio, Tesoro e Programmazione della camera e Bilancio del senato sulla manovra finanziaria.
I sinistri catastrofali, ha sottolineato la presidente dell'Ania, sono "un terreno su cui l’Italia accusa un grave ritardo, rispetto ai principali partner europei. La strada da intraprendere, se possibile già nella discussione della legge di Bilancio, è quella di porre le condizioni per definire uno schema per la copertura delle abitazioni private che poggi sulla mutualizzazione dei rischi e sia in grado di garantire tempi certi e ragionevoli di risarcimento del danno, trasparenza nelle procedure, con attenzione rigorosa alla prevenzione, opportune modalità di finanziamento della ricostruzione e ottimizzazione della gestione delle emergenze post-evento. Le concrete modalità di attuazione di questo schema possono essere varie. Noi abbiamo analisi dettagliate e sappiamo che solo con una partecipazione molto ampia – che si può ottenere più rapidamente con forme di adesione obbligatoria e con un significativo incentivo fiscale per gli anni di avvio del sistema – è possibile garantire un prezzo delle coperture equo e contenuto".
Tra le altre proposte avanzate da Maria Bianca Farina, l'ampliamento dei vantaggi fiscali per i piani individuali di risparmio: "basterebbe che solo l’1% delle gestioni assicurative garantite fosse impiegato in Pir, riservando ovviamente il relativo vantaggio fiscale esclusivamente a favore degli assicurati, per generare rapidamente un volume di ben 6 miliardi di investimenti a favore delle imprese italiane".
Valutazione positiva, infine, su vari aspetti della legge: riforma degli ammortizzatori sociali, "che attua il principio dell'universalismo differenziato", istituzione del Fondo Italiano per il Clima e "destinazione di maggiori risorse pubbliche alla copertura dei danni naturali alle produzioni agricole; tuttavia riteniamo opportuno l’impiego di queste risorse a rafforzamento del sistema di coperture agevolate estendendole ai rischi catastrofali, piuttosto che all'alimentazione di un nuovo fondo mutualistico".