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  • Un'autofficina

08/11/2021 RISARCIMENTO DIRETTO OBBLIGATORIO: NO DAI CONSUMATORI

Il nuovo ddl Concorrenza ha esteso l'obbligo del risarcimento diretto anche alle compagnie assicurative con sede in altri stati membri dell'Ue. Ma alcune associazioni dei consumatori contestano la decisione, seppure con sfumature e toni diversi.

 

Konsumer Italia. E' contraria all'obbligo, ma non al risarcimento diretto in sé, Konsumer Italia. Per bocca del suo responsabile assicurazioni Massimo Treffiletti, ex dirigente dell'Ania, l'associazione sostiene infatti che "il risarcimento diretto favorisce il danneggiato, che può rivolgersi alla propria compagnia invece che a una che non conosce, diminuendo anche il rischio di contenziosi: non pensiamo quindi che debba essere eliminato; dovrebbe però essere facoltativo, come del resto ha già chiesto la Corte costituzionale nel 2009".

Piuttosto, suggerisce Trefiletti, occorre trasformare l'approccio generale al problema: "oggi la compagnia di chi causa il danno, rimborsa a occhi chiusi perché non può conoscere i reali importi versati al danneggiato", afferma. "Si basa esclusivamente sulle tabelle dei forfait: serve invece più controllo e vigilanza sulle liquidazioni effettuate".

Konsumer chiede anche una riforma del bonus malus, che "andrebbe sostituito con un ranking assicurativo in grado di dare un peso anche ad altri elementi di valutazione del rischio, come i punti della patente o gli indici di riparabilità del veicolo".
 

Assoutenti. Un po' differente la posizione di Assoutenti, che non solo si scaglia contro l'obbligo del risarcimento diretto, ma ne caldeggia l'abolizione. La nuova misura, afferma il suo presidente Furio Truzzi, rappresenterebbe "un enorme regalo in favore delle imprese assicuratrici. L’intervento, prosegue Truzzi, "non solo produrrà una grave distorsione della concorrenza, ma andrà a penalizzare alcune categorie di assicurati, come i motociclisti, che sono più esposti al rischio di incidenti. ll mercato assicurativo, con la pandemia, ha giovato di una forte riduzione dei sinistri e dei costi consolidando il suo assetto non concorrenziale e oligopolistico maturando, nel solo settore Rc auto, un record mondiale di utili. Il risarcimento diretto non andava esteso alle compagnie estere ma, se si voleva incrementare la concorrenza, andava abolito del tutto restituendo agli assicurati polizze Rc auto semplici, il ripristino di un sano meccanismo bonus malus, il pieno diritto alla libera scelta del riparatore di fiducia così come stabilito dalla legge sulla concorrenza approvata nel 2017 costantemente aggirata dalle assicurazioni”.

“Assoutenti chiederà conto di questa decisione ai ministri del governo Draghi, affinché sia spiegato ai cittadini chi e perché ha voluto introdurre il risarcimento diretto nel ddl concorrenza. Intanto avvierà una raccolta firme presso gli assicurati per convincere il governo a fare marcia indietro sulla misura, e perché l’esecutivo si attivi per giungere alla portabilità della Rc auto, che consentirebbe una maggiore mobilità delle polizze, un abbattimento delle tariffe e la depurazione dei contratti da clausole vessatorie e complesse che comprimono i diritti degli assicurati”.

 

https://www.konsumer.it

https://www.assoutenti.it