09/03/2018 REALE GROUP E POLITECNICO DI TORINO COLLABORANO SULLA BLOCKCHAIN
L’’Innovation Team di Reale Group ha avviato con il gruppo di ricerca di Grafica e Sistemi Intelligenti presso il Dipartimento di automatica e informatica del Politecnico di Torino una collaborazione sulla Blockchain, una tecnologia rivoluzionaria che potrebbe portare enormi benefici a diversi settori. Tre studi sono già stati pubblicati o sono in corso di pubblicazione su importanti riviste internazionali: i lavori sono stati realizzati dai docenti Claudio Demartini, Fabrizio Lamberti e Valentina Gatteschi
La Blockchain si può immaginare come un “grande libro mastro”, condiviso e consultabile, che si “autocompila” – non ha quindi bisogno di un ente terzo che la gestisca - registrando tutte le transazioni effettuate dai vari utenti negli scambi finanziari online, in continuo aggiornamento. Ogni volta che una transazione viene effettuata, questa viene inserita in un blocco – “block”- che, a sua volta, viene aggiunto a quelli precedenti, creando così una catena – “chain” – la quale tiene traccia di tutto ciò che è avvenuto.
Si è da poco osservato che, insieme alle transazioni finanziarie, è possibile inserire nella Blockchain anche informazioni aggiuntive quali, ad esempio, porzioni di codice. Si tratta dei cosiddetti Smart Contract: essi permettono la trasmissione di materiale diverso da quello puramente finanziario, come certificati di nascita, documenti, testamenti, come pure storici riguardanti l’ambito medico, quello automobilistico e anche quello assicurativo. Si è quindi ipotizzato di estendere l’uso della tecnologia ad altri settori: in particolare, Reale Mutua, attraverso la collaborazione con il Politecnico di Torino, sta vagliando la possibilità di applicare la tecnologia al mondo delle assicurazioni.
“Quest’entusiasmante tecnologia applicata al settore assicurativo ha un potenziale che non vediamo l’ora di esplorare”, ha dichiarato Matteo Cattaneo, Head of Innovation & Corporate Strategy di Reale Group, “con la blockchain portiamo un ulteriore esempio del nostro impegno a sfruttare le nuove tecnologie e a promuovere l'innovazione nel nostro settore.”
Diverse sono le applicazioni per l’ambito assicurativo, che potranno modificare il mercato, migliorare l’esperienza del cliente e ridurre i costi: combinando per esempio la tecnologia dell’Internet of Things (IoT) si potranno collegare sensori ambientali all’oggetto assicurato, che trasmetteranno alla Blockchain informazioni circa eventuali nevicate, aumento dell’umidità, danni o altro; a sua volta, tramite Smart Contract la Blockchain risarcirà o modulerà la copertura assicurativa in autonomia, riducendo notevolmente i tempi di attesa, la quantità di modulistica da gestire e le eventuali discrepanze.
Si potrebbe considerare, per esempio, un’assicurazione contro la siccità: all’ennesimo giorno senza pioggia concordato inizialmente, grazie a una specifica “porzione di codice” il sensore nel terreno avvierà in automatico la procedura di risarcimento. Ancora, sarà possibile sottoscrivere un lascito per i figli e chiedere alla rete di sbloccarlo, per esempio, al compimento di una determinata età senza dover ricorrere a un notaio. Sarà più semplice provare la propria identità alla stipula di una polizza, e si potrà ipotizzare la creazione di gruppi assicurativi direttamente tra i contraenti, senza intermediari.
Gli sviluppi possono essere molteplici per questo specifico settore, ma la tecnologia è ancora in una fase embrionale, il che significa che lo spettro delle possibili applicazioni non è stato ancora completamente esplorato. Se la Blockchain venisse adottata, i primi risultati sarebbero ragionevolmente visibili in un arco di tempo tra i tre e i cinque anni.