21/03/2022 RANSOMWARE, CAMBIANO LE POLIZZE
Il ransomware continuerà a colpire le imprese anche nel 2022, con nuovi tipi di attacchi e tecniche. E l'espansione di questi malware convincerà molte imprese a stipulare una polizza contro il rischio informatico. Nonostante ciò, in tutta Europa e anche oltre si sta restringendo il campo dei sinistri rimborsabili.
Ad affermarlo, in una nota, è Edwin Weijdema, global technologist di Veeam, azienda svizzera specializzata in software di back up, disaster recovery e intelligent data management.
Più in particolare, il mondo assicurativo tende sempre di più a escludere, nelle condizioni di polizza, liquidazioni di eventuali riscatti pagati per vedersi restituiti i dati. Questo fenomeno, che si sta affermando in varie parti del mondo, è talvolta indotto da decisioni governative.
Nell'area Europa, Medio Oriente e Africa, sostiene Weijdema, “abbiamo già visto che Axa ha annunciato che in Francia smetterà di stipulare polizze che rimborsano ai clienti il pagamento per le estorsioni di criminali del ransomware. Oltre a questo, il governo olandese sta considerando di vietare agli assicuratori di coprire i costi dei riscatti effettuati dalle imprese che operano nei Paesi Bassi".
Questo trend potrebbe anche portare le compagnie a chiedere ulteriori requisiti agli assicurati prima di rimborsare i sinistri. "Con gli assicuratori sopraffatti e frustrati dalle richieste di risarcimento per ransomware", dice infatti il global strategist di Veeam, “i sottoscrittori rafforzeranno le loro polizze per garantire che i clienti soddisfino certe condizioni, come investire in una sicurezza informatica adeguata e formazione dei dipendenti, prima di pagare”.