19/05/2017 RACCOLTA PREMI IN CALO NEL 2016, FRENA SOPRATTUTTO IL SETTORE VITA
Mercato assicurativo in calo nel 2016. Secondo il Bollettino Statistico Ivass relativo ai premi lordi contabilizzati e alla nuova produzione vita al quarto trimestre dell’anno scorso, la raccolta premi complessiva nel corso dell’intero 2016 è stata pari a 144,26 miliardi di euro, in calo dell’8,5% rispetto al 2015. La diminuzione dalla raccolta, segnala l’Istituto, è principalmente derivata dalla flessione nel settore vita, che rappresenta il 74,7% del totale (-10,7% a 107,73 miliardi). Anche il comparto danni ha accusato comunque una flessione, -1,1% a 36,5 miliardi, confermando il trend di progressivo calo in atto dal 2011.
Le imprese nazionali e le rappresentanze in Italia d’imprese extra-See (al di fuori cioè dello Spazio economico europeo) hanno raccolto premi per 134,2 miliardi di euro, con una flessione dell’8,7% rispetto al 2015. Le rappresentanze in Italia d’imprese con sede legale in altro Stato See hanno realizzato una raccolta di poco superiore ai 10 miliardi (-5,5% sul dato al quarto trimestre 2015).
Nel vita il ramo I (vita umana) ha raccolto 74,94 miliardi di euro, in flessione del 5,1% sul 2015, mentre il ramo III (index linked e unit linked) ha segnato un calo del 26,2% (a 28,2 miliardi). Nei danni prosegue la contrazione della rc auto (-5,5% a 14,12 miliardi di euro) e registra una lieve flessione anche la rc generale (-0,4% a 4,21 miliardi). Andamento positivo per gli altri principali segmenti: +0,8% per gli infortuni, +0,3% per gli altri danni ai beni, +5,6% per i corpi di veicoli terrestri, +1% per incendio ed elementi naturali e +7,9% per il malattia.
Riguardo alla ripartizione per canale distributivo, nel settore vita gli sportelli bancari e postali rimangono largamente il canale principale (60,5% del totale premi, -0,8%), seguiti dai promotori finanziari (16,2%, -1,8%), dalle agenzie con mandato (13,8%, +1,5%) e da agenzie in economia e gerenze (7,5%, +0,8%). Broker e altre forme di vendita diretta raccolgono la quota residua, complessivamente pari a 2 punti percentuali (con un’ incidenza in crescita dello 0,3%.
Nel comparto danni si conferma il primato delle agenzie con mandato, che nel 2016 hanno intermediato il 72,1% del totale (-1,4%) e l’85% della rc auto (-0,7%). L’intermediazione tramite broker e sportelli bancari o postali continua a guadagnare rilevanza, erodendo quote sia alla rete agenziale che alle altre forme di vendita diretta (tra cui telefono e internet). Nel dettaglio, i broker raccolgono il 13,3% dei premi danni (+0,7%) e il 3,2% dei premi rc auto (+0,4%), mentre gli sportelli bancari e postali salgono dello 0,8% al 5,9% nella raccolta danni totale e dello 0,3% nella rc auto (al 2,9%). Le altre forme di vendita diretta registrano un calo,- 0,3% sia nella raccolta danni complessiva (al 5,4%) sia nella rc auto (all’8,4%). Agenzie in economia, gerenze e promotori finanziari raccolgono il restante 3,4% nel totale danni (+0,4%) e 0,4% nella rc auto (+0,1%).