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10/03/2025 POLIZZE "CAT NAT" OBBLIGATORIE, SI AVVICINA LA SCADENZA

Il prossimo 31 marzo tutte le imprese con sede legale in Italia o con un'organizzazione stabile sul territorio (aziende agricole escluse) saranno obbligate a sottoscrivere una polizza a copertura dei beni aziendali (compresi terreni, fabbricati, impianti e macchinari) contro sismi, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni. 

Una situazione, quella delle calamità naturali, sempre più preoccupante: secondo un'indagine di mUp Research su commissione di Facile.it, in 12 mesi (allo scorso settembre) erano 278.000 le micro e piccole aziende italiane colpite da danni per disastri naturali, con perdite di circa 3 miliardi di euro. Solo il 6,2% di queste imprese aveva già stipulato una polizza cat nat completa e il 4% una con copertura parziale.

 

I costi.  Facile.it ha realizzato alcune simulazioni di costi di queste polizze in tre città: Milano, Roma e Palermo.  
Iniziamo da un ristorante il cui immobile vale 300.000 euro e l'attrezzatura contenuta 100.000; nella metropoli ambrosiana, il premio da corrispondere sarà di 343,50 euro, nella capitale di 401 euro e 469 euro nella principale città siciliana.

Secondo esempio, un’autofficina in un fabbricato di 400.000 euro e 200.000 euro di attrezzatura; in questo caso, a Milano la copertura costerà 359 euro, a Roma 434 e a Palermo 551.

Un altro caso, ma con valori più alti: un hotel, il cui immobile vale 1 milione di euro, con attrezzatura per 500.000 euro. In questo caso, il premio sarà di 703,5 euro nella capitale lombarda, di 720,50 nell'Urbe e di 1.033,5 in Sicilia.

"A incidere sul prezzo", afferma Andrea Ghizzoni, managing director assicurazioni di Facile.it, "sono tante variabili. Fra le principali vanno citate, per esempio, la rischiosità del territorio dove sono si trovano gli immobili in cui hanno sede le aziende, la probabilità di eventi calamitosi in quella zona, la vulnerabilità dei beni assicurati, le caratteristiche costruttive dell’immobile, il tipo di attività svolta dall’impresa, la collocazione dell’immobile all’interno dell’edificio (distanza da terra in numero di piani) e il capitale assicurato. In ogni caso, si tratta di importi modesti se confrontati con i benefici in caso di danni da calamità naturali".

 

Attenti a franchigie ed esclusioni. Ma attenzione alle tariffe che sembrano molto convenienti: potrebbero nascondere franchigie ed esclusioni, o proporre massimali troppo bassi.

Più in particolare, è bene fare attenzione agli eventi coperti. Terremoti, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni rientrano nelle garanzie obbligatorie, a differenza di grandine, trombe d’aria, bombe d’acqua, interruzione del business e tutela delle merci: le compagnie potrebbero quindi non offrire queste garanzie, per cui occorrerà una sottoscrizione a parte.

Fra le esclusioni ci sono invece le mareggiate. Mentre non è possibile assicurare edifici abusivi e non a norma.

Alcune compagnie, ma non tutte, offrono un servizio di sgombero in caso di sinistro in collaborazione con alcune società specializzate.