12/05/2022 OGNI PUNTO DI INFLAZIONE COSTA 100 MILIONI ALLE COMPAGNIE
Dall'inizio della pandemia, il costo di un sinistro auto in Europa è aumentato mediamente del 4%. E in Italia, a fine 2022, questa percentuale potrebbe rivelarsi più alta, dal 4,5% al 7%. Lo afferma uno studio di Bcg. Che aggiunge: ogni punto di inflazione costa 100 milioni di euro alle compagnie; per questo, i costi addizionali per le assicurazioni italiane potrebbero essere molto salati. In cifre, a fine 2025, le compagnie arriverebbero a spendere 2,1 miliardi in più rispetto al 2019. E questo nello scenario più moderato.
“L’impennata dell’inflazione nei sinistri auto è dovuta a una congiuntura da tempesta perfetta, dice Emanuele Costa, partner e direttore di Bcg. "Abbiamo subito gli effetti della pandemia (per esempio le difficoltà di approvvigionamento sui pezzi di ricambio), che continueremo a osservare almeno fino al prossimo anno. A questi si somma un'evoluzione tecnologica strutturale dei veicoli, che porterà più complessità dei componenti e, di conseguenza, costi superiori e incremento dei tempi di lavoro.”
A peggiorare ulteriormente la situazione, ci sono il rialzo dei prezzi al consumo (stimato, nell'area euro, al 5%) e gli impatti della guerra in Ucraina.
Cinque mosse per turare la falla. Come affrontare la crisi? Secondo Bcg, lavorando per gestire in maniera più efficace i sinistri. Con cinque mosse: cambiamento del modello operativo, con l'utilizzo di dati e intelligenza artificiale; sviluppo delle reti di carrozzerie; gestione dei pezzi di ricambio; riduzione degli indennizzi non dovuti ma pagati ai clienti; sostenibilità ambientale del processo di liquidazione.
Secondo lo studio, queste azioni possono far risparmiare a una compagnia un importo compreso tra i 25 e i 35 milioni di euro per ogni miliardo di premi auto in portafoglio, riducendo del 30%-40% gli effetti dell'inflazione.