12/02/2018 NASCE ANIACE, L'ASSOCIAZIONE PER I SINISTRI ESTERI
Nasce un organismo senza fini di lucro per promuovere una migliore gestione dei sinistri che avvengono oltre confine. Si tratta di Aniace, Associazione nazionale italiana assicurazioni corrispondenti esteri, aperta a tutti i player che si occupano di questo genere di eventi: in primo luogo le società specializzate nei sinistri auto transfrontalieri, ma anche le compagnie assicurative, particolarmente interessate a un'armonizzazione normativa europea. Anche alla luce dell'aumento degli incidenti "esteri" nei Paesi in cui è valida la carta verde.
Nel dettaglio, gli obiettivi dell'associazione sono: condividere opportunità e punti critici che la gestione dei sinistri esteri può causare durante lo svolgimento delle attività previste in ambito internal regulation; confrontare idee, processi e procedure da sottoporre poi agli organi istituzionali; collaborare con altri enti e associazioni per risolvere problemi tecnici, economici, finanziari, amministrativi, fiscali, sociali, giuridici e legislativi sulla gestione dei sinistri transfrontalieri; rappresentare i propri soci presso gli organi istituzionali (Ania, Ivass, Uci e via dicendo) perché non subiscano decisioni non condivise; spiegare - mediante convegni, eventi o seminari - il ruolo del corrispondente estero e condividere azioni o attività con le compagnie che non conoscono o non presidiano il mercato italiano; stipulare accordi con i prestatori d’opera per apportare benefici ai soci; raccogliere ed elaborare tutti gli elementi, notizie e dati interessanti per il settore. Inoltre, l'associazione mira a favorire metodi alternativi di risoluzione delle controversie, come per esempio il ricorso alle camere arbitrali.
Aniace, che sarà presentata ufficialmente il prossimo 11 aprile all'Italy insurance forum, nasce soprattutto per il ramo auto, che assorbe gran parte dei sinistri transfrontalieri; sembra però possibile che, in futuro, l'associazione vada a occuparsi anche di casi relativi ad altri comparti assicurativi.
Alberto Mazza