28/09/2020 HDI, UNA SEMESTRALE TRAINATA DAI RAMI DANNI
Hdi Assicurazioni chiude il primo semestre 2020 con un utile netto pari a 25 milioni di euro, contro i 24,1 archiviati nello stesso periodo dell’anno precedente. Lo rivela una nota della compagnia. A trainare i risultati sono i rami danni (a 14,7 milioni, con una crescita di 5,5), mentre il vita, che ha chiuso il semestre a 10,3 milioni, cala di 4,6 milioni rispetto a giugno 2019.
L’utile ante imposte ha invece raggiunto 36,8 milioni di euro, in linea con il primo semestre dell’anno prima; anche qui, il risultato dipende dal balzo in avanti dei rami danni, che crescono di 7,9 milioni e chiudono a 20 milioni, mentre il vita perde per strada 7,8 milioni e archivia il semestre a 16.
Cresce il patrimonio netto, che si attesta a quota 350,2 milioni (in crescita di 55 milioni per l’utile di periodo e per l’aumento di capitale sociale di 30 milioni deliberato dall’assemblea straordinaria degli azionisti del 29 aprile 2020 e contestualmente versato dai soci”, afferma il comunicato di Hdi).
Cala invece la raccolta premi, che arretra a 773,3 milioni (-16,9%); secondo l'assicurazione, il dato “ha risentito negativamente della crisi economica generata dell’emergenza Covid-19” (“ci siamo trovati ad affrontare una situazione imprevedibile e impensabile, non solo per la nostra compagnia ma per tutto il mondo, ha dichiarato a questo proposito l’amministratore delegato Roberto Mosca).
Anche in questo caso è il vita a soffrire particolarmente, con una riduzione del 20,5%; i danni scendono invece del 4,6%, suia sull’auto, sia sul non auto.
Migliora di 3,3 punti percentuali il combined ratio (dal 94,1% del al 90,8), di 2,3 punti il loss ratio (al 62,8%), e di uno il cost ratio (passato dal 29% al 28%). Il Solvency ratio, calcolato con la formula standard (utilizzando gli Usp autorizzati dall’organi di vigilanza), cala dell’1,9%, chiudendo a 137,7%.
Enrico Levaggi