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25/07/2014 FORMAZIONE INTERMEDIARI /6 È LE PRECISAZIONI DI ANIA

Da fine gennaio l'Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) ha messo in pubblica consultazione sul proprio sito (www.ivass.it) lo schema del nuovo Regolamento sui requisiti professionali degli intermediari assicurativi e riassicurativi. Iomiassicuro.it ha intervistato i rappresentanti di agenti, broker, del mondo dei consumatori e delle compagnie. Per l'Ania è stato raccolto il contributo di Vittorio Verdone, direttore centrale auto, distribuzione e consumatori dell'Associazione nazionale tra le imprese assicuratrici..Come valutate i contenuti dello schema del regolamento Ivass su formazione e aggiornamento degli intermediari assicurativi?'L'Ania condivide, in linea di principio, che gli standard professionali degli intermediari risultino di livello elevato e adeguato all'attività specificamente svolta nel collocamento dei vari prodotti, e che tale risultato sia raggiunto coniugando la qualità dei requisiti con la semplificazione delle procedure di formazione iniziale e aggiornamento periodico adottabili. Tuttavia, non sempre tali linee di principio (procedure di semplificazione cui sarebbero legati indubbi risparmi in termini di costi) vengono declinate coerentemente in tutte le disposizioni dello Schema di regolamento. Per fare un esempio, l'obiettivo di favorire la massima flessibilità nelle modalità di erogazione dei corsi, attraverso l'integrale equiparazione e intercambiabilità della formazione e dell'aggiornamento in aula con quelli organizzati a distanza, rischia di essere vanificato dalla previsione che il test, o i test conclusivi del corso o dei singoli moduli tenuti a distanza, debbano effettuarsi obbligatoriamente in aula. Per gli stessi motivi, l'introduzione di limiti quantitativi nella frequentazione dei corsi in aula (massimo 50 discenti) risulta in contraddizione con la possibilità che i corsi a distanza siano fruibili contemporaneamente da un numero più elevato di discenti. Da tutto ciò può derivare un possibile paradosso organizzativo: i corsi di e-learning, organizzati anche per ridurre gli oneri economici, perderebbero la loro indubbia competitività per l''imbuto' finale del test in aula. Viceversa i corsi in aula, eventualmente impiegati anche per sopperire a tale vincolo finale previsto anche nel caso di formazione con tecnologie multimediali, incontrerebbero il limite del numero massimo dei partecipanti in aula, oltre al vincolo patologico di dover essere effettuati con modalità cartacee. In questa prospettiva, le imprese e gli intermediari rischiano di dover affrontare un aumento dei costi, per gli investimenti in tecnologia, ma soprattutto in logistica e strutture per lo svolgimento dei test. Si consideri che nelle attività contigue dell'intermediazione finanziaria e creditizia non risulta preclusa la possibilità che - sia la formazione iniziale sia l'aggiornamento professionale di tutti gli intermediari - vengano verificati attraverso test a distanza, nè consta che sussistano limiti massimi in ordine al numero dei partecipanti ai corsi in aula. Come associazione abbiamo richiesto la revisione di queste previsioni, in modo da definire un assetto regolamentare più coerente con il contesto attuale, nel quale sempre di più le attività formative d'aula sono mixate con formazione a distanza, e le attività di verifica sono realizzate con mezzi non fisici'.Quali sono le novità più importanti del nuovo regolamento?'Le principali novità apportate dallo Schema di regolamentoriguardano:a) Le modalità di fruizione dei corsi, nel senso della piena equiparazione tra quelli a distanza e quelli effettuati in aula, e la previsione di piattaforme formative in modalità videoconferenza e e-learning, caratterizzate da tracciabilità e interattività;b) Gli standard organizzativi, che prevedono una ripartizione dell'aggiornamento professionale su base biennale anzichè annuale, fermo restando il monte ore complessivo, con possibilità tuttavia di distribuire le 60 ore in maniera più flessibile (almeno 15 ore in un anno);c) I contenuti dei prodotti formativi suddivisi per aree tematiche, indicati in una scheda allegata al regolamento, unitamente alla creazione di percorsi formativi modulari in relazione alle caratteristiche soggettive dei destinatari e alle caratteristiche oggettive dell'attività svolta dagli stessi;d) I requisiti dei soggetti formatori, che prevedono la certificazione di qualità nel caso di enti erogatori di formazione e specifici requisiti di professionalità per i docenti;e) Le modalità di accertamento delle competenze acquisite, che prevedono una disciplina dettagliata per quanto riguarda le procedure del test finale di verifica;f) I controlli interni delle imprese sulla rete distributiva, che assegnano alle stesse un ruolo fondamentale nella definizione delle linee strategiche in materia di formazione delle proprie reti distributive'.Quali aspetti, in tema di formazione, meritano una particolare sottolineatura?'Sicuramente la crescente diffusione degli strumenti telematici, che determina la possibilità di definire aziendalmente i programmi formativi utilizzando esclusivamente le tecniche della videoconferenza e dell'e-learning. Ciò potrebbe determinare lo sviluppo di tali percorsi formativi, caratterizzati da oneri economici più ridotti rispetto alle equivalenti modalità di formazione in aula. Altrettanto importante risulta il rafforzamento dei requisiti professionali degli intermediari assicurativi, realizzabile attraverso l'adozione di elevati standard professionali degli addetti alle reti distributive'. di Antonio Barbangelo Per maggiori informazioni visita il sito: www.ania.it