18/03/2013 CATTOLICA RADDOPPIA I PROFITTI
Forte miglioramento per i profitti di Cattolica, mentre frena la raccolta. Il gruppo veronese presieduto da Paolo Bedoni ha chiuso il 2012 con un utile netto consolidato di 84 milioni di euro, il doppio rispetto ai 42 del 2011. Il risultato non tiene conto di 48 milioni di euro di svalutazioni su investimenti in portafoglio e avviamenti. L'utile netto di gruppo (al netto delle quote di terzi) è pari a 62 milioni di euro contro i 38 dell'esercizio precedente. Il dividendo proposto è pari a 0,8 euro per azione, che corrisponde a un dividend yeld (dividendo rispetto al prezzo di chiusura al 28 dicembre 2012) pari al 6,85%. La raccolta premi complessiva del lavoro diretto e indiretto ha raggiunto i 3,677 miliardi di euro, in calo del 7,2% rispetto ai 3,691 miliardi di euro, a causa della flessione accusata nei rami vita. I premi danni si sono attestati a 16,86 miliardi, il 3,6% in più rispetto al 2012, di cui 976 milioni di euro nel settore auto, in crescita del 5,3% su fine 2011. Il combined ratio (spese più sinistri rispetto ai premi) mostra un ulteriore miglioramento rispetto al 2011, passando da 96,9% a 95,7% (94,7% al netto del terremoto in Emilia). Nel segmento vita la raccolta da lavoro diretto si attesta a 1,976 miliardi di euro, con una flessione del 14,8% dovuta soprattutto alla frenata del canale bancario.Alla fine del 2012 il gruppo Cattolica contava su 1.391 agenzie contro le 1.398 alla fine dell'anno precedente mentre gli sportelli bancari erano 5.967, rispetto ai 5.990 al 31 dicembre 2011. I premi contabilizzati del lavoro diretto e indiretto della capogruppo Cattolica hanno raggiunto i 2,110 miliardi di euro (-0,5% rispetto a fine 2011), di cui 1,468 miliardi nei rami vita (+1,5% su fine 2011) e 613 milioni di euro nel comparto vita, che invece ha accusato una flessione del 5%. I risultati dei primi mesi del 2013 confermano il trend positivo del risultato industriale.